IL CORRIERE DELLA SERA. (Alberto Costa e Fabio Monti)Allegri-Stramaccioni copiano Rocco-Herrera…
Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”, il derby Milan – Inter si gioca molto anche sulla pretattica. Le maggiori incognite sono legate alle scelte di Stramaccioni, che ha due possibilità: schierare un’Inter più solida, con cinque centrocampisti oppure insistere con Coutinho, che è stato decisivo contro la Fiorentina e straripante a Baku. Il brasiliano è in ballottaggio con Guarin a meno che il tecnico romano non sorprenda tutti e arretri Cambiasso in difesa al posto di Samuel, un’ipotesi difficile soprattutto se nel Milan oltre ad El Shaarawy dovesse esserci anche Bojan. Nella strategia di Allegri, questa mossa nasce dalla necessità di togliere un riferimento importante ma conosciuto come Pazzini.
Proprio il Faraone è l’uomo con le caratteristiche giuste per mettere sotto pressione la difesa nerazzurra. Un ruolo importante potrà averlo anche Boateng; fin qui il ghanese non ha mai fatto la differenza, ma il suo rendimento è stato condizionato anche dalla fasciatura rigida alla mano, che ora si è trasformata in un bendaggio morbido. Se è in condizione, Boateng ha le caratteristiche per mettere in crisi l’Inter, muovendosi fra le linee. La risposta nerazzurra, con o senza Coutinho, è rappresentata da Diego Milito. È lui il signor derby: da quando è arrivato a Milano (2009), ha segnato sei gol, con una tripletta nell’ultimo incrocio. Il Milan dovrà essere bravo a tagliare i rifornimenti interisti a Milito, così come, a parti invertite, gli interisti dovranno isolare il più possibile El Shaarawy. Senza dimenticare Cassano, che però non dovrà cadere nella trappola rappresentata dai fischi del pubblico, visto che è il Milan a giocare in casa. Una svolta alla partita può venire anche dalle contrapposizioni sulle corsie esterne, dove l’Inter dovrebbe mandare in campo Zanetti e Nagatomo (entrambi hanno riposato giovedì), mentre il Milan dovrebbe rispondere con Abate e De Sciglio. E alla fine si capirà se sarà stato davvero un derby in tono minore oppure se segnerà la rinascita di Milano.