IL CORRIERE DELLA SERA. (F. Monti) Contro il Neftchi, senza Zanetti e i senatori, Stramaccioni lancia i giovani…
Gli azeri del Neftchi vogliono fare la festa all’Inter. Non perdono in casa da 13 partite; hanno vinto il campionato, ma sono stati eliminati nel terzo preliminare di Champions League; hanno iniziato il girone, imponendo lo 0-0 al Partizan Belgrado. Da queste parti, la partita di stasera (si gioca alle 18 italiane, le 21 azere) è considerata anche come una specie di derby del petrolio, perché la società è di proprietà della Oil Processing Plant ed è sponsorizzata dalla Socar, la compagnia nazionale. Il viaggio fino a Baku è stato ottimo, come l’accoglienza; il problema di Stramaccioni e dei nerazzurri è che è durato quattro ore e mezzo, perché la distanza da coprire è di 4.262 chilometri; che si gioca a 72 ore dal derby e che, se tutto andrà bene, la squadra arriverà ad Appiano non prima delle cinque del mattino di domani. Questa situazione di difficoltà oggettiva, per la quale non risultano superflui i consueti complimenti agli alti dirigenti della Lega, che hanno messo il derby di Milano dopo le partite delle coppe europee, ha indotto Stramaccioni a decisioni coraggiose, ma rischiose. Ha lasciato a casa nientemeno che il capitano Zanetti e poi Samuel, Alvarez, Cassano e Milito, più gli infortunati Sneijder, Chivu e Palacio (in recupero), mentre Cambiasso c’è, nonostante domenica avesse lasciato il campo con un piccolo problema muscolare. Gli azeri, maliziosi, hanno chiesto al tecnico se queste scelte siano state dettate dalla convinzione di (stra)vincere la partita e così Stramaccioni è stato costretto a spiegare che «veniamo da una serie di gare ravvicinate; dal 16 settembre abbiamo giocato cinque volte, una ogni tre giorni; ho verificato negli ultimi due allenamenti che alcuni non avevano recuperato e sarebbe stato un rischio portarli qui. Per questo ho deciso di puntare su una squadra che mi garantisca brillantezza fisica e le massime motivazioni. Il Neftchi è compatto, con il Partizan ha mostrato solidità, senza perdere la propria forza offensiva, perché ha quattro uomini d’attacco importanti; ci aspetta una partita difficile e questa sarà anche l’occasione per valutare tutta la rosa che ho a disposizione». […]