LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’argentino manda in gol Sanchez e Fabregas. Il capitano del Barça si infortuna al braccio…
RASSEGNA STAMPA – (A. Cerruti) – Otto su otto, sei vittorie in campionato e due in Champions. Il Barcellona non sbaglia un colpo, passeggia sul campo del Benfica con un meritato 2-0. La vera notizia, quindi, è un’altra: per una volta Messi non segna, anche se è lui a servire a Sanchez il pallone dell’1-0 dopo appena 6′. L’ordine è di non pensare al Clasico di domenica al Camp Nou, Vilanova rinuncia al turnover. Il massimo che si concede è il recupero-collaudo di capitan Puyol, che fa così il suo debutto stagionale in Champions, anche se alla fine esce in barella con una sospetta frattura al braccio sinistro. La conferma di Sanchez, preferito a Villa, nel tridente con Pedro e Messi. L’altro convalescente-vip Iniesta rientra soltanto nell’ultimo quarto d’ora. Non era facile prevedere l’assetto super prudente di Jorge Jesus che non bluffava alla vigilia, quando aveva fatto l’occhiolino al pareggio. Abbandonato il consueto 4-2-3-1, il tecnico portoghese vara un compatto 4-5-1, rinunciando alla seconda punta Rodrigo e al trequartista Aimar, per irrobustire il centrocampo con Perez e Bruno Cesar, lasciando soltanto Lima in attacco. Il piano per incartare i palleggiatori di Vilanova si rivela però un piano inclinato, perché dopo una conclusione di Cesar che costringe Valdes a una deviazione di piede, incomincia il festival del Barcellona con Messi che suona la carica, avviando l’azione dell’1-0. Colpito, ma non affondato, il Benfica cambia strategia. Cesar, il più avanzato dei cinque centrocampisti, cerca di non lasciare troppo isolato Lima, che appena può impegna Valdes. Scoprendosi il Benfica rischia però di essere infilzato dal Barcellona, che offre un’altra lezione di calcio. Messi, Sanchez e Pedro sfiorano ripetutamente il raddoppio, mentre alle loro spalle Fabregas non fa sentire l’assenza di Iniesta. Ed è proprio lui a firmare il 2-0 con un perfetto diagonale da sinistra. Il Benfica ha il merito di non arrendersi, ma neppure l’inserimento di Aimar inverte il senso di una partita vietata per i portoghesi, che cercano disperatamente il gol di consolazione. L’orgoglio si trasforma in rabbia e tra tanto nervosismo spunta un cartellino rosso per Busquets, caduto nella trappola delle provocazioni. Anche se il cartellino rosso che pesa di più è quello mostrato dal Barcellona al Benfica. Un indiretto avvertimento al Real Madrid, sognando la prova del nove.