JUVE. Trappola nello Stadium. L’Europa torna a Torino. Serve la partita perfetta

LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’inventiva di Vucinic e la pressione di Asamoah e Marchisio per evitare il contropiede ucraino e puntare al primo posto…

 

RASSEGNA STAMPA – (P. Condò) – Lo Shakhtar è il migliore degli squadroni europei poco considerati. Due anni fa la Roma affrontò lo Shakhtar negli ottavi di Champions convinta che il sorteggio le avesse detto bene, e ne uscì fracassata (due sconfitte). Stasera la Juve avrà quindi un approccio più umile, consapevole di dover maneggiare la rivale con estrema attenzione. Il fatto che questa sia la prima gara di Champions nel nuovo stadio conferirà quel surplus di adrenalina che generalmente produce le migliori prestazioni dei bianconeri. Lo Shakhtar è una squadra forte e gelida, frequenta da anni l’Europa più importante dopo aver portato a casa, nel 2009, l’ultima coppa Uefa. La Juve può vincere, ma a patto di una grande prova, perché lo Shakhtar non è il tipo di formazione che si batte da solo. Nelle ore della vigilia non si è dissolto l’interrogativo su quale sarà la punta in accompagnamento a Vucinic. Matri, il favorito, andrebbe a combattere fra i centrali ucraini lasciando al montenegrino il compito di play-maker offensivo, quello nel quale si trova meglio, mentre Quagliarella e soprattutto Giovinco toglierebbero sì il punto di riferimento a Kucher e Rakitsky, ma obbligando Vucinic a essere più presente in area. Il movimento d’attacco sul quale può girare la partita, comunque, è l’assalto di Asamoah al capitano Srna, il saggio terzino croato cui Lucescu affida la prima linea di regia. La seconda tocca a Fernandinho, sul quale immaginiamo l’elettricità di Vidal, la terza a Willian, che dalla posizione alta a sinistra detta gli inserimenti centrali del temuto Mkhitaryan. Willian è un giocatore di grande qualità. Lichtsteiner l’attaccherà per costringerlo a ripiegare. Toccherà a Barzagli, con la conseguente marcatura di Bonucci o Chiellini su Luiz Adriano e il passaggio dell’altro su Mkhitaryan, troppo rapido per chiedere a Pirlo di dargli un occhio. In uno scenario del genere, sull’altro lato Asamoah sarà chiamato a rinculare su Ilsinho. Per vincere la partita con lo Shakhtar candidandosi a quel punto non solo al passaggio del turno, ma anche al primato nel girone – traguardo fondamentale per sopravvivere in Champions fino a primavera inoltrata – la Juve deve massimizzare la superiorità dinamica di Marchisio in mezzo al campo.

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