LA GAZZETTA DELLO SPORT – Oggi si riunisce il Collegio arbitrale sulla pena per omessa denuncia: la sentenza entro il 7…
RASSEGNA STAMPA – (M. Galdi) – Oggi si riunisce il Collegio arbitrale del Tnas e già circolano le ipotesi più disparate di sconto a Conte, ma la sola certezza è che lo sconto ci sarà: al massimo quattro mesi di sconto, per cui resterebbe fuori sei mesi. Probabilmente, però, inferiore a quello che auspicano in casa Juventus. Conte, per l’omessa denuncia di una combine in AlbinoLeffe-Siena, alla fine dovrebbe scontare sei mesi di squalifica e qualcuno dice che potrebbero anche essere di più. Difficile che si possa andare sotto questa soglia. Vale la pena ricordare che la Disciplinare aveva ritenuto ‘non equa’ la richiesta di patteggiamento di Conte a tre mesi più ammenda di 200mila euro e che ‘il rilancio’ della Procura federale era stato di cinque mesi, ma non fu accettato da Conte. In appello la Corte di giustizia federale aveva ‘cancellato’ una delle due omesse denunce, quella per Novara-Siena, ma aveva confermato i dieci mesi con una motivazione che aveva sollevato non poche polemiche: “La responsabilità di Conte… poteva essere diversamente valutata, nella sua gravità, sia dalla Procura, che dai giudici di prime cure, in modo da poter configurare, ovviamente verificata la sussistenza dei presupposti, una fattispecie diversa e più grave di incolpazione”. Ma oggi il Tnas deve decidere soprattutto se c’è stata o meno omessa denuncia per AlbinoLeffe-Siena e che sanzione infliggere a Conte. L’altra certezza dell’intera vicenda è che né gli avvocati di Conte (Bongiorno, De Rensis e Chiappero), né quelli della Federcalcio (Medugno e Mazzarelli) oggi arriveranno alla conciliazione. Il Collegio del Tnas deve comunque tentarlo, prima di dare il via libera alla discussione. Subito dopo si passerà alla discussione ‘nel merito’, poi il Collegio tratterrà ‘in esame’ la vicenda per emettere entro il 7 ottobre il lodo. Oggi il Tnas deve decidere anche sull’ammissione delle richieste istruttorie dei legali di Conte. In particolare in questi giorni sono state depositate le memorie e le controdeduzioni sull’ipotesi che fosse chiamato come testimone Mastronunzio e che fosse acquisita la documentazione sull’infortunio di quest’ultimo. La Federcalcio ha contestato l’utilità dell’esame del teste chiedendo in subordine di poterne presentare a sua volta. Sulla documentazione medica dell’infortunio a Mastronunzio ha chiesto l’esame della cartella medica che accompagna il calciatore in tutta la sua carriera e non della sola dichiarazione del medico sociale del Siena.