IL CORRIERE DELLO SPORT- Lanciati in panchina da Bruno Conti: dai baby della Roma alla Serie A
Il tecnico nerazzurro: “Vincenzo è meglio di quanto pensassi”. Il derby degli amici è la sfida tra due giovani tecnici che si conoscono tatticamente a memoria e che sono cresciuti uno al fianco dell’altro nel vivaio della Roma sotto lo sguardo del loro “scopritore” Bruno Conti. Stramaccioni e Montella chiedono a Inter-Fiorentina i punti per volare in una zona ancora più nobile della classifica e sono pronti per affrontare l’esame di maturità. «Non so se la Fiorentina è la formazione che finora mi ha impressionato di più – ha ammesso l’allenatore nerazzurro – , ma sicuramente è la più in forma della Serie A. Rispetto allo scorso anno ha cambiato molto, ha grandi qualità, notevoli doti di palleggio ed è motivata. Il merito è di Vincenzo con cui prima di tutto sono amico fuori dal campo e poi collega. Di lui posso solo dire bene: non avevo dubbi che avrebbe fatto ottime cose a Firenze, ma sta andando ancora meglio di quanto potessi immaginare. Si merita tanti elogi e con un pizzico in più di fortuna avrebbe potuto avere anche più punti» .
Vincenzino Montella racconta di non avere la penna e quindi senza penna non si firma niente. Non un eventuale allungamento di contratto (« lo abbiamo siglato… dieci giorni fa ») e neppure una classifica finale da Europa League perchè… non si sa mai. Sono questi i ragazzi terribili, quelli che il successo, se possono, lo afferrano per il collo. […] cercare di mantenere sempre la nostra identità. Alla squadra chiederò soltanto di giocare con la stessa personalità e la stessa intensità viste con la Juve ». La Juve come gara ideale, magari con un gol. « Stramaccioni è un amico, abbiamo lavorato gomito a gomito nel settore giovanile della Roma, ma non voglio essere il suo spot. Vive per il suo lavoro, ha cominciato prima di me ad allenare, ha voglia di fare bene. Nel calcio come in altri ambienti si è valutati molto attentamente e se è stato scelto come nuovo allenatore dell’Inter avrà avuto tutte le qualità. Chi fa una scelta del genere, cioè prendere un allenatore giovane, rischia, anche perché in questo mestiere nessuno ti regala nulla. Significa che è all’altezza di uno spogliatoio come quello nerazzurro. Montella contro Stramaccioni? Siamo due allenatori giovani e anche amici, ma in campo scenderanno Fiorentina e Inter ».
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