Juventus, FILIPPI: “Il silenzio di Carrera? E’ stata una sua decisione”

In vista della sfida di domani contro la Roma in conferenza stampa si presenta il preparatore dei portieri.

(getty images)

Dopo il pareggio contro la Fiorentina, la Juventus si prepara ad affrontare un altra sfida difficile contro la Roma. Ecco le dichiarazioni rilasciate alla vigilia del match dal preparatore dei portieri Claudio Filippi in conferenza stampa riportate da TuttoJuve.com.

Volevamo sapere come mai, alla vigilia di una partita così importante, avete deciso di far presentare la partita con lei, allenatore dei portieri, e non come accade di solito, col primo allenatore o col suo sostituto…
“E’ stata una decisione ovviamente del mister, che ha piacere che io e Massimo, che siamo le due voci dello staff tecnico in questo momento, ci alterniamo a raccontare le cose della nostra squadra”.

A questo proposito, immagino abbiate sentito cosa ha detto Zeman: che è una mancanza di stile, perchè la gente e i giornalisti vogliono sapere, vogliono che parli chi è direttamente interessato…
“In realtà noi siamo direttamente interessati, sia io che Massimo”.

Ho ripetuto quello che ha detto Zeman…
“Sì, sì, certo. Al di là di tutte le dichiarazioni, delle osservazioni che si fanno, di base noi dell’area tecnica dobbiamo parlare di calcio ed è la cosa più importante da fare in questo momento, perchè tutte le polemiche sono tutte incentrate sull’aumentare le tensioni nelle partite, e questo per noi non è una buona cosa”.

Se la sente di fare un appello ai tifosi a non fischiare Zeman?
“Questa adesso è una domanda troppo complicata per me, nel senso che i tifosi sono un gruppo spontaneo e si comportano come si sentono”.

Secco ed esplicito: Pirlo gioca o riposa?
“Pirlo gioca, è un’indicazione che ho chiara e sicuramente sarà protagonista”.

Dal punto di vista tecnico, Zeman per lei è un grande allenatore?
“Zeman – io che sono di Roma e ho vissuto tante cose vicino all’ambiente Roma  e Lazio – devo dire che è un allenatore che si è fatto conoscere per un’intraprendenza tattica, un allenatore sicuramente di valore e quindi la risposta è sì”.

La vediamo spesso andare a parlare con Carrera in panchina. Qualcuno dice che potrebbe essere lei il messaggero, che potrebbero arrivargli dei messaggi dall’alto, cioè dalla tribuna. Ci può spiegare questo viavai e cosa avviene in panchina?
“E’ importante la sottolineatura, perchè altrimenti… (ride, ndr). Parlo con Massimo perchè – lo dicevo prima – ci confrontiamo sull’andamento delle partite, conosciamo bene, prepariamo le partite per bene col mister ed è chiaro che ci sono degli sviluppi di gioco che io e Massimo riusciamo a osservare e quindi la nostra comunicazione è in funzione di questo”.

Nessun messaggio?
“Dall’alto, molto in alto? (ride, ndr).

Volevo chiederle a proposito di chi potrebbe farcela e chi no. Bonucci in questi giorni si sta allenando a parte. Potrebbe farcela? Potrebbe essere almeno convocato? Potrebbe partire titolare?
“E’ importantissimo questo allenamento di oggi per noi, perchè è l’ultimo, veniamo da tante parte consecutive, quindi alla luce di questo allenamento, alla fine di questo allenamento, avremo le idee chiare e il mister ci darà indicazioni sui convocati”.

Sulla questione Pirlo, Carrera ha detto che il suo problema è che si deve allenare, non tanto riposare. Ma come si risolve un problema simile quando si gioca ogni tre giorni e quando Pirlo tra dieci giorni andrà a giocare due gare decisive per la Nazionale? 
“Diciamo che il nostro staff tecnico è uno staff penso molto preparato. Ne ho girato tanti, ma devo dire che questo è uno staff di alto livello, quindi la modulazione dei carichi di lavoro è dettata da incontri quotidiani che vanno dalla preparazione fisica, e tecnica a quella medica; quindi abbiamo una valutazione complessiva. Andrea sicuramente è disponibile, sarà disponibile, quindi non vedo nessun tipo di problema in questo momento”.

Come ha reagito Pirlo a queste voci… c’è chi gli consigliava di lasciare la Nazionale. Lui è sereno? Infastidito? Come lo ha visto?
“Io penso che Andrea sia un grandissimo campione e per essere un campione di questo livello l’equilibrio è la caratteristica principe. Lui è un ragazzo che sta veramente tranquillo e sereno, ma in ogni manifestazione. Per cui non vedo problemi, non esiste un problema”.

Mi dicono non sia solo romano, ma anche romanista come origine. Come vive la sfida di domani?
“Ho lavorato anche nella Roma, in realtà, anche se in un anno molto sfortunato per la squadra. Come la vivo? La vivo serenamente perchè ormai sono 15 anni che faccio questo lavoro, ho incontrato tante volte la Roma da avversario e quindi sarà l’ennesima volta in cui incontrerò la Roma da avversario”.

Che tipo di avversario si aspetta domani?
“La Roma è una squadra forte, è una squadra con giocatori importanti e poi condivido quello che ha detto il loro mister: che è una squadra che punterà allo Scudetto, lotterà con noi per lo Scudetto”.

Per la prima volta si affronterà una squadra con tre punte vere. si potrebbe tornare alla difesa a quattro? O è ancora presto?
“Beh…questa è una domanda che svelerebbe dei piani di formazione e di strategia, quindi è una domanda a cui non si può rispondere. Le valutazioni le faremo più avanti…”.

E’ un assetto tattico che in ogni caso non è stato accantonato?
“Noi lavoriamo tanto, il mister ci tiene tanto sul campo, ci fa lavorare tanto e per tante cose. Quindi, vedremo”.

Chiudiamo come abbiamo aperto. Dopo Roma-Samp, Zeman ha detto che Ferrara doveva stringergli la mano perchè era più giovane. Ferrara ha detto: ‘No, lui era il padrone di casa e doveva stringermi la mano lui’. Domani voi siete più giovani e padroni di casa: gli stringerete la mano?
“Mi sembra un buon costume quello di stringere la mano ad una persona più grande d’età e soprattutto un ospite”.

Una considerazione su Totti e sul record di 216 gol. Può fare ancora la differenza ad alti livelli in questa Roma?
“Che dire, come ho detto prima ho lavorato un anno vicino a Francesco e devo dire che è un grandissimo giocatore. L’ho visto qualche anno fa, era anche più giovane ed ogni volta che lo vedo gli dico sempre che mi stupisce per come gioca ancora. E’ un ottimo giocatore e lo sta dimostrando”.

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