SIENA. COSMI, l’uomo delle prime volte: “La gara perfetta”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Nel 2000 vinsi col Perugia qui, contro il Milan”. Vergassola:”«Inter, bisogna difendere in undici”…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite – L. Taidelli) – “Vuole un titolo? – dice Cosmi uscendo da San Siro -. Be’, lo faccia lei in base a questo mio ricordo: sono stato il primo allenatore che ha portato a vincere il Perugia a San Siro, contro il Milan, dicembre 2000. E sono, oggi, il primo ad aver portato il Siena a battere l’Inter nella propria storia. Se esiste la partita perfetta, oggi l’abbiamo fattaSono curioso di vedere quanti vinceranno qui a San Siro. Vincere qui ti dà un’emozione unica, di quelle che se non rimaniamo coi piedi per terra rischiano di farci fare brutte figure. Siamo venuti cercando di fare la nostra partita ma rispettando l’Inter perché se vieni qui facendo finta di non sapere che loro con una giocata possono risolvere la questione, prendi una vera imbarcata. Sono felice, anche la qualità dei gol è stata buona. Temevo di essere la vittima predestinata, invece no. Il mio terrore era Cassano, lasciarlo con l’uno contro uno: e infatti quando ne ha avuto la possibilità ci ha fatto maleL’importanza del gol di Vergassola? Tanta, anche perché quando giochi a San Siro non puoi pensare che l’Inter non tiri in porta. Ci sono state alcune situazioni a nostro favore, e fino al suo gol non c’erano i segnali per vivere situazioni impossibili. Pensavo potessimo soffrire maggiormente dopo il gol, ma ci siamo subito ricomposti. Valiani? Non credete all’allenatore che dice di aver messo il giocatore al momento giusto perché sono tutte cavolate. Il suo gol mi è sembrato quello di Paolo Rossi su cross di Conti a Spagna ’82. Ride. “Okay, stiamo profanando la storia…”. Il Presidente Mezzaroma:  “Vittoria di gruppo e vi dico che se si chiamasse… Pegolic il nostro portiere sarebbe considerato tra i migliori del campionato. Se l’Inter troverà l’amalgama per suonare da orchestra ha possibilità infinite”. Vergassola: “Anche solo inconsciamente, la penalizzazione pesa. Un consiglio all’Inter? Nel calcio moderno bisogna difendere in undici”.

 

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