INTER. Discorso e abbracci. Il segnale di MORATTI

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il Presidente due volte nello spogliatoio per dare fiducia. Con assist alla svolta tattica…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (A. Elefante) – Visto che Stramaccioni per Moratti era stato una scintilla, ieri il Presidente deve aver pensato che sia questo il momento di tenerla accesa e capito che nessuno meglio di lui poteva farlo. Facendo in modo che tutti vedessero che neanche una partita così, e numeri (casalinghi) così, l’hanno già spenta. Ieri il Presidente è sceso nello spogliatoio due volte. Perché per lui è abitudine salutare la squadra prima delle partite e però mai, perlomeno nella gestione Stramaccioni, aveva fatto in prima persona un discorso motivazionale. E perché più di una volta in passato, dopo sconfitte così, aveva lasciato lo stadio senza ripassare dal via, lasciando intuire rabbia e poca voglia di condividere il momento: ieri invece si è trattenuto un bel po’, ha abbracciato quasi tutti, allenatore compreso. Lo aveva già fatto nel pre-partita, dando addirittura un assist preventivo alla possibile svolta tattica verso la difesa a tre che il tecnico avrebbe lasciato intuire un paio d’ore dopo, a sconfitta consumata: “L’anno scorso — aveva detto Moratticon Gasperini non era stato fatto un tentativo: difesa a tre subito e mai più cambiata. Stavolta si tratterebbe di un’evoluzione, che non è neanche un’idea fissa”. Questa è una squadra nuova che deve ripartire dopo un anno da dimenticare. Una squadra che dovrebbe compensare con forza interiore e fiducia totale in quello che fa alla mancanza di equilibri, soprattutto tattici, che sta ancora cercando. Una squadra che fatica a trovare il giocatore capace di cambiargli la partita. Una squadra con un allenatore giovane, che per primo invoca il diritto di sbagliare e poi correggere certi errori. Moratti gliel’ha riconosciuto anche ieri: uscendo dallo spogliatoio non aveva la faccia dei giorni migliori, perché far finta di niente non si può, e però c’era entrato due volte. Un segnale per tutti, non solo per Stramaccioni.

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