LA GAZZETTA SPORTIVA- Segna a 4′ dalla fine dopo che gli ospiti hanno sprecato tanto Poi l’autogol di Borja Gomez
Cinque su cinque, ma che fatica. Il Barça continua a vincere ma impiega 87 minuti per piegare un bellissimo Granada, salito sulle potenti spalle del portiere Toño e bucato solo da un tiro eccezionale di Xavi quando il pari sembrava scontato. Il Real, ancora scosso dalle polemiche per l’esclusione-punizione di Sergio Ramos da parte di Mourinho, gioca stasera il derby col Rayo a Vallecas dopo aver dormito a -11 dal Barça.
Song con Mascherano Già senza Iniesta, Vilanova decide di rinunciare a Xavi e preferisce Song e non il canterano Bartra come partner di Mascherano in mezzo alla difesa (Piqué e Puyol sono infortunati). E come già si era visto contro lo Spartak Mosca, dov’era cominciato l’esperimento camerunese-argentino, la difesa del Barça è tutto meno che impermeabile e sicura. Più avanti, Fabregas ancora titolare in Liga, 5 su 5, e prima volta di Villa dal primo minuto, che nella prima parte si vede solo quando Messi gli fa un cazziatone spettacolare, il secondo dell’argentino dopo quello offerto a Sanchez. Nervi tesi, perché il Barça prima soffre e rischia, poi domina senza lucidità ritmo, velocità, profondità, reattività nel recuperare palla. Villa non si vede quasi mai così come Thiago, il primo tempo del Barça fila via mesto col Camp Nou che si anima solo per i cori a favore dell’indipendenza catalana. Materia di discussione anche nella lunghissima assemblea del Barça di ieri: «Voglio che ci rispettino per quello che siamo, catalani – ha detto il presidente Sandro Rosell –. Io sono catalano e catalanista, come il Barça, che è parte della società catalana e difenderà sempre la volontà del popolo catalano». In campo l’assenza di Xavi diventa monumentale, imprescindibile il suo ingresso in campo.
Che avviene all’ 8′ della ripresa, insieme a quello di Pedro per Villa, altrettanto scontato. Il Barça migliora, la pressione diventa asfissiante anche se non mancano grandi brividi in difesa, Vilanova fa entrare Tello e passa a una difesa a tre con Alves, Song e Mascherano, Toño si supera su Messi (due volte), Cesc e Xavi, Valdes ferma Orellana, Xavi trova un gol spettacolare che al Camp Nou festeggiano senza freni. Poi un autogol di Borja Gomez punisce eccessivamente il Granada.