Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro il Cagliari…
Alla vigilia del match a porte chiuse allo stadio Is Arenas contro il Cagliari, Zeman incontra i giornalisti a Trigoria per la consueta conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni, trascritte fedelmente (parola per parola), ascoltando l’audio della conferenza:
Dovrebbe essere una Roma Under 23 quella di domani, per le assenze che sappiamo. In attacco tre giocatori che in tre fanno 60 anni, a centrocampo il più vecchio è Pjanic che ha 22 anni. Le piace questa situazione?
“Anche questo, se già sai la formazione, io ancora no. Però si potrebbe anche invecchiare la squadra volendo. A me piace la situazione quando ho tutti a disposizione, purtroppo in questo momento non ce l’ho e quindi andiamo. Io sono convinto che tutti i giocatori che sono qui a disposizione possano giocare e fare bene quindi c’è fiducia lo stesso”.
Tempo fa mi hanno colpito le parole di Burdisso, che ha detto a proposito dei giovani: ‘Adesso qualcosa in più devovo farla anche loro, devono fare il salto di qualità e devono farlo fare anche alla squadra’. Lei sta vedendo una crescita da quando è arrivato in alcuni talenti giovani come Pjanic e Lamela?
“Penso che stanno migliorando, poi dipende dall’occhio che c’è. Ripeto, noi lavoriamo da quasi tre mesi e rispetto all’inizio penso che abbiano acquisito, sia sul piano fisico, sia sul piano tecnico, sia sul piano tattico, qualche cosa. Poi è normale che dobbiamo cercare di renderlo durante le partite. Il discorso è che possono sbagliare i giovani come possono sbagliare i vecchi, magari ai vecchi si perdona di più”.
C’è stato molto movimento sulla panchina del Milan questa settimana, un allenatore come Allegri che ha vinto lo scudetto è stato messo in discussione. Un allenatore, Sannino, è già saltato. E’ tutto normale o c’è qualcosa che non va nel calcio italiano?
“Sono valutazioni, ripeto, io non posso parlare perchè non ho queste esperienze, dopo una giornata, due giornate. Se una società fa programma e poi affida a un allenatore il lavoro, io penso che, poi specialmente il Milan, penso che l’anno scorso ha cominciato peggio poi è stato in lotta per lo scudetto fino all’ultimo. Bisogna vedere gli sviluppi, bisogna far lavorare l’allenatore, specialmente al Milan, dove tanti pezzi importanti hanno lasciato e bisogna ricominciare”.
La Roma ultimamente ha perso del terreno prezioso, in caso di risultato negativo quanto potrà pesare negli obiettivi che la Roma si è posta?
“Io penso che il Campionato sia lungo e bisogna disputare 38 partite. La Roma dopo la partita con l’Inter sembrava che avesse vinto lo scudetto. Le partite si fanno, e si cerca di fare il meglio possibile, è normale, ripeto, io ho fiducia in questa squadra, penso che può competere, deve competere e quindi si vede in proseguio del campionato”.
L’assenza di Totti quanto peserà per questa squadra?
“Torniamo al discorso di prima, ripeto, come allenatore vorrei avere tutti a disposizione, purtroppo ci manca gente importante ma sono convinto che quelli che li sostituiscono faranno bene per la squadra, per la Roma”.
Può fare un commento sullo stadio di Cagliari e sul fatto che bisognerà giocare a porte chiuse?
“Io penso che non è mai bello giocare a porte chiuse perchè il calcio si fa per la gente, per quelli che vengono, purtroppo è una situazione che è stata accettata dalla lega e dalla federazione, quindi si va avanti, per me non sarebbe normale”.
Vista la situazione di emergenza in attacco, lei ha mai pensato a un avanzamento di Pjanic? Qual è l’inquadramento tecnico di questo giocatore, in futuro sarà possibile vederlo in altri ruoli?
“Emergenza in attacco, io ho sei attaccanti, me ne mancano due, quindi in quattro ne avanza sempre uno per poter giocare. Poi il discorso che si possono utilizzare giocatori in varie situazioni, in altre posizioni, si può anche fare, anche se per me Pjanic rimane un centrocampista e spero di utilizzarlo lì. Perchè da Pjanic quello che sento è che può giocare attaccante e può giocare regista, sono due ruoli completamente diversi, poi bisogna vedere con quale criterio si decide che cos’è un giocatore”.
Dopo una settimana, a mente fredda, ha capito cosa è successo tra primo e secondo tempo contro il Bologna?
“L’interpretazione mia è che ci è sembrata la partita troppo facile, è calata l’attenzione, è calata la concentrazione e abbiamo pagato quello”.
Nico Lopez potrebbe giocare titolare domani, ha fatto dei progressi da quando si sta allenando con lei? Se dovesse partire dal primo minuto lei ha fiducia in lui?
“Per me è un ragazzo giovane di grande talento, poi se è migliorato, io non l’ho seguito l’anno scorso e non posso fare paragoni. Sicuramente è un giocatore interessante, di grandi prospettive, ha dei colpi”.
Si sarebbe mai aspettato di essere già a 5 punti dalla vetta dopo 3 giornate? Qual è il reparto che le da maggiori garanzie?
“Uno che fa calcio sa quello che può succedere, dopo 3 partite si possono avere 0 punti come se ne possono avere 9, noi abbiamo avuto la possibilità di farne 9 ma non l’abbiamo sfruittato. 5 punti di ritardo non è mai stata una differenza grande, si sono colmati stacchi di più di 10 punti, quindi direi che siamo ancora in vantaggio. I reparti? Io non li guardo, guardo la squadra come insieme, per me la squadra è insieme, se collabora insieme, se fa. E’ normale che in difesa hanno bisogno dei centrocampisti e degli attaccanti, e gli attaccanti hanno bisogno di centrocampisti e difensori esterni, quindi è tutta una squadra. Se ci muoviamo bene ci riusciamo”.
Tra i convocati c’è Perrotta, è solo per un’emergeza oppure è reintegrato pienamente nella squadra e potrà tornare utile anche quando ci saranno De Rossi e Bradley?
“In questo momento c’è la carenza visto che mancano sia Bradley che De Rossi, quindi è un giocatore della Roma, ne fa parte e spero si metta a disposizione come tutti gli altri”.
Piris come sta a livello psicologico, visto che non è stato brillantissimo nella gara contro il Bologna? Poi si è parlato di qualche giocatore svincolato come Zambrotta, è un’ipotesi percorribile o sono solo chiacchiere?
“Piris sa che ha sbagliato qualcosa come hanno sbagliato tanti altri, deve continuare a lavorare come prima, sta tranquillo. Poi il discorso che noi siamo alla ricerca di qualcosa, io no, io come allenatore, ripeto il concetto, sono soddisfatto di questa rosa e vado avanti”.
Al momento la Roma si esprime meglio in trasferta, potrebbe essere un vantaggio giocare a porte chiuse visto che il Cagliari in casa sente molto il sostegno dei propri tifosi?
“Al momento ci esprimiamo meglio fuori casa perchè abbiamo fatto una partita, sono valutazioni che non danno giuste cose. Penso che questa squadra possa esprimersi bene con tutti, sia in casa che fuori, meglio dell’avversaria. A me non piace giocare senza pubblico, senza gente, e penso nemmeno ai giocatori faccia piacere, penso non trovino la giusta concentrazione, la giusta motivazione, visto che sono soli”.
Cosa la preoccupa del 4-3-3 del Cagliari?
“Di solito non mi preoccupo della squadra avversaria ma di noi se riusciamo a costruire quello che vogliamo. Poi penso che il Cagliari abbia giocatori che possono cambiare la partita, tipo Ibarbo”.
Vorrei chiederle di Verratti, può darci un parere tecnico, come lo vede meglio in campo tatticamente?
“Quando sono arrivato l’anno scorso a Pescara doveva giocare mezza punta, io come mezza punta non l’ho utilizzato, l’ho impostato regista centrale e mi ha dato grosse soddisfazioni. Poi penso che quel ruolo sia il ruolo suo e quello che serve di più alla squadra”.
Non so se lo sta seguendo al Psg, ma ha fatto una partita eccezionale in Champions, secondo lei di che giocatore stiamo parlando come prospettiva di carriera?
“E’ un ragazzo del ’92, quindi ha vent’anni nemmeno, quindi con poca esperienza ma penso possa crescere tanto e diventare veramente uno dei più grandi registi di oggi d’Europa”.