LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico prepara Fiorentina-Parma, ma parla del caso di Conte, che martedì sarà suo rivale…
RASSEGNA STAMPA – (G. Sardelli) – Per tutti la partita, quella di sempre, è già iniziata. La Juve è lì, pronta per essere affrontata ed azzannata. Parma-Fiorentina sembra un fastidioso trailer che precede un film da Oscar che non vedi l’ora di gustarti. Concetto lontano mille miglia da quello che invece ha in testa Montella. “Quella di oggi è una gara fondamentale. Dall’approccio alla partita capiremo se abbiamo fatto un salto di qualità a livello mentale. Perché non c’è spazio per riuscire a preparare due sfide contemporaneamente”. Nasce tutto da lì. Il gioco, i risultati, la prestazione. I viola sono di fronte ad un bivio. Se concentrazione ed intensità accompagneranno la Fiorentina nella sfida del Tardini, il primo vero esame sarà superato. “Voglio testare la squadra, e perché no anche me stesso, su questo aspetto. Abbiamo avuto un avvio incoraggiante, migliore di quanto mi aspettassi. E questo è un gruppo sano che ha voglia di fare sacrifici per migliorare. Toni? La sua condizione fisica sta crescendo, io non guardo la carta d’identità: ha già dimostrato di avere più dei venti minuti nelle gambe paventati da qualcuno”. Montella deve però arrendersi ad un fatto compiuto. La Juventus è un pensiero fisso della città. Insieme alla ‘postazione’ dove collocare il suo allenatore. “Dove sistemeranno Conte? Non lo so, ma nella partita precedente — scherza Montella — anche io ho chiesto degli “sky box” e non mi sono stati dati. Mi dispiacerebbe ci fosse un trattamento diverso”. Poi sulla lontananza del collega dalla panchina. “Non so se invii delle indicazioni tramite telefono: a prescindere comunque, lui e la squadra stanno sicuramente patendo la mancanza di contatto in gara. Un giocatore ha bisogno della vicinanza, delle movenze e della tonalità di voce del proprio allenatore”.