CORRIERE DELLO SPORT- “E’ una rosa ampia tutti sono all’altezza”
Il Napoli affronterà l’Aik in Europa League. Walter Mazzarri pensa al turn over e in conferezna atampa dice:
Mazzarri, come si vive «questa» Europa?
«Con lo stesso spirito con cui ci si avvicina ad una gara di campionato. Abbiamo dentro grande entusiasmo e, per quanto mi riguarda, ogni gara è una sfida. A me non piace perdere, mai».
Questa la affronta con il Napoli 2.
«Ho una rosa di ventidue elementi e la squadra che andrà in campo non rappresenterà una rivoluzione: siamo al cospetto di scelte, di una programmazione seria. Ci aspettano sei gare in diciotto giorni, domenica andremo a Catania, poi avremo la Lazio e la Sampdoria, che sono, fatti alla mano, imbattute come noi…E chiuderemo il ciclo terribile con Psv e Udinese. Penso che quando si arriverà alla sosta riusciremo ad avere un quadro preciso sulla nostra dimensione. Ma intanto va programmato questo periodo così intenso e noi siamo partiti per tempo, con idee precise».
Ci sarà spazio per chi ha giocato di meno.
«E’ già successo nelle amichevoli d’estate, affrontate con avversarie di lusso, che quelli che ritenete subalterni ai titolarissimi abbiano fatto. Contro l’Olympiakos avevamo quasi gli stessi undici che saranno impegnati con l’Aik. E stavolta ci saranno anche El Kaddouri e Mesto, che all’epoca non erano ancora qui. Voglio vedere come sta il ragazzo, che tenuta ha. Avrò a disposizione anche Uvini, ma so già che lui ha ancora bisogno di allenarsi. Per un difensore è più complicato inserirsi nei meccanismi, ha bisogno di qualche settimana in più».
E’ la serata di Vargas…
«Noto attesa intorno al ragazzo, del quale sono contentissimo per quello che fa. Gli è mancata la fortuna, nelle gare in cui è andato in campo: ripenso all’amichevole con il Bayern Monaco, nel peridoto di ritiro. Ma posso dire che gli sta mancando soltanto il gol, ma stia tranquillo e vedrà che arriverà pure quello. Il mio giudizio è positivo e sono convinto che prima o poi si sbloccherà. Sarà importante non caricarlo di pressioni».
E’ ricominciata una «vecchia» storia: Mazzarri il Mourinho italiano.
«I paragoni non mi sono mai piaciuti, neanche quando ero giocatore. M’è toccato per un bel po’ sentirmi chiamare il nuovo Antognoni. Lasciamo stare, ognuno ha la sua storia».
La storia del Napoli dice che a Catania…
«Incontriamo sempre qualche difficoltà. E dunque, è indispensabile intervenire. Ma questo non significa che cambierà il nostro modo di affrontare la gara. L’Aik non perdoneranno disattenzioni, io li ho seguiti in video e sono convinto della loro pericolosità».
La fame non vi manca ma pure gli appuntamenti…
«Siamo da tre anni, ormai, impegnati su più fronti. Abbiamo progettato questa stagione in maniera diversa, rispetto al passato. E abbiamo costruito il Napoli tenendo presente tutti questi fattori. Sono convinto che chi scenderà in campo, saprà come comportarsi».