CHAMPIONS. RiMounta. SuperREAL. CITY avanti 2 volte. Il MADRID reagisce. E’ RONALDO il killer

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Dzeko e Kolarov gelano il Bernabeu, Marcelo e Benzema replicano. Alla fine decide Cristiano…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (A. Cerruti) – Succede tutto nei 22′ finali, quando l’ultimo arrivato Dzeko illude il Manchester City di Mancini. E non è un caso che il gol del definitivo 3-2, al 90′, sia firmato dal giocatore più atteso e adesso forse meno triste: Cristiano Ronaldo. Lui aveva cercato di trascinare nel primo tempo una squadra contratta e senza idee e ancora lui trasforma con un gran destro un pareggio in rimonta, in una preziosissima ed esaltante vittoria. Giusto così, perché il Madrid attacca di più anche se il City, due volte in vantaggio dopo il raddoppio di Kolarov, stava per mettere definitivamente in crisi Mourinho. E siccome questo è l’unico girone composto da quattro squadre campioni nel rispettivi Paesi, cominciare con una sconfitta non fa bene. La prima sorpresa è l’esclusione di Balotelli, in tribuna. Tevez è l’unica punta, mentre Dzeko e Aguero partono dalla panchina. L’assenza di Balotelli non è però l’unica novità, perché a parità di 4-2-3-1, Mourinho e Mancini sembrano giocare a ingannarsi a vicenda. E così nel Madrid non ci sono né Ozil, né l’ultimo arrivato Modric, rimpiazzati da Essien. Ma soprattutto Sergio Ramos viene retrocesso tra le riserve. Sull’altro fronte, invece, spunta Maicon insieme con Nastasic, al posto di Zabaleta e Lescott. Al di là dei cambi voluti, o forzati come l’inserimento di Kolarov per l’infortunio di Nasri, con lo spostamento di Silva a sinistra, il primo tempo è di un livello incredibilmente basso. Il Real Madrid attacca senza velocità e fantasia, puntando quasi esclusivamente sulla rabbia di Ronaldo che impegna due volte Hart, mentre il City, fa ancora peggio, limitandosi ad aspettare con una grande organizzazione in mezzo al campo, grazie al tuttofare Barry e alle accelerazioni di Touré, che però lasciano senza rifornimenti Tevez. E così nei primi 46′ nessun giocatore di Mancini riesce a tirare almeno una volta, dentro o fuori lo specchio. Visto che la situazione non si sblocca, Mancini a metà ripresa toglie l’applauditissimo Silva, inserendo Dzeko per dare più incisività all’attacco. E soltanto 5′ più tardi, su splendido lancio di Touré, l’ultimo arrivato infila il pallone di un incredibile 1-0, con il primo tiro in porta del City. Perfetto contropiede all’italiana che scatena l’orgoglio Real. Con Özil, Benzema e Modric al posto di Essien, Higuain e Maicon, il Madrid pareggia con un gran tiro di Marcelo. Il City, trasformato in ritardo, raddoppia con una punizione di Kolarov. Sembra finita, ma il Madrid al 42′ fa 2-2 con Benzema. Potrebbe anche bastare e invece no. Il carattere di Mou colpisce ancora e come i grandi che non sbagliano le partite che contano, ecco la zampata di Ronaldo. Il bello del calcio.

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