LA GAZZETTA DELLO SPORT – Tutto facile per i francesi di Ancelotti contro la Dinamo Kiev: Zlatan segna in Champions col 6o diverso club e avvia la goleada…
RASSEGNA STAMPA – (N. Cecere) – La Champions di Ibra e Thiago non poteva iniziare meglio. Sono loro a sbloccare un match che la tifoseria parigina sognava da otto anni. Zlatan va a bersaglio su rigore procurato astutamente da Menez. Lo calcia centralmente, però il portiere si tuffa dal lato sbagliato e così lo svedesone può andare verso la curva ad allargare le braccia come ha fatto tante volte a San Siro. Thiago Silva, all’esordio stagionale dopo il fastidioso infortunio, segna invece sugli sviluppi di una mischia dove si distingue il solito stopper ucraino Mikhalik, che gli scodella il pallone nell’area piccola. Qui Thiago controlla e calcia con la rapidità e la freddezza di killer Inzaghi. Tempo tre minuti e l’altro centrale difensivo, Alex, colpisce in giravolta dal dischetto su angolo di Pastore. Mezz’ora e per il Psg la pratica può essere archiviata. Dalla Dinamo Kiev, nel frattempo, non erano giunte notizie. A Verratti, Ancelotti, gli ha affidato immediatamente le chiavi del centrocampo, sicuro che il ragazzino sa sempre cosa fare del pallone. Verratti oltre a impostare si fa apprezzare pure nella fase di contrasto. Non è un gigante, però è ben piantato sul tronco e ha la mentalità tignosa di un Gattuso. A metà ripresa, dopo un recupero, lo stadio si alza in piedi ad applaudirlo e a scandire il suo nome. Ovazione meritatissima. Il resto di questa sfida è sempre targato Italia. Menez si piazza spesso davanti a Ibra per fargli da punto di riferimento. Pastore parte largo, poi però si accentra cercando di assecondare gli spostamenti di Zlatan. I difensori centrali della Dinamo Kiev non ci capiscono granché. Ancelotti, soddisfatto per i grandi progressi della squadra, lancia nel finale Lavezzi. La Dinamo pianta la sua bandiera con l‘ex genoano Veloso e nel recupero Pastore si vede regalare il quarto gol dal portiere.