Avv.MAURI: “Stefano ascoltato come testimone e non come indagato, fuga di notizie per screditarlo”

Gli avvocati del calciatore ridefiniscono la notizia circolata in mattinata su una presunta accusa di riciclaggio…

 

 

 

 

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Amilcare Buceti e Matteo Melandri, legali del centrocampista della Lazio Stefano Mauri, hanno precisato in una nota che il loro assistito sarà ascoltato in qualità di testimone e non come indagato nell’ambito del secondo filone del calcioscommesse: “Si prende atto dell’ennesimo episodio di fuga di notizie dal Palazzo di Giustizia di Cremona. L’atto di notifica ricevuto da Stefano Mauri palesa come lo stesso debba essere sentito in qualita’ di testimone per conto dell’autorita’ giudiziaria elvetica. Trattandosi di rogatoria, e quindi di procedimento a mezzo del quale una autorità straniera chiede di ascoltare un cittadino italiano, non si comprende per quale motivo l’adempimento non debba svolgersi secondo le regole ordinamentali, e quindi davanti al Magistrato del Tribunale di residenza del soggetto interessato. Resta quindi incomprensibile la designazione dell’unico Magistrato sul territorio nazionale che, non solo sta svolgendo il ruolo di GIP (che peraltro questa difesa ritiene incompetente territorialmente) nell’indagine nella quale Stefano Mauri e’ attualmente indagato, ma che nel contesto della medesima indagine ha gia’ emesso un’ordinanza di custodia cautelareL’inevitabile e gravemente lesivo impatto mediatico che, per la seconda volta investe il calciatore e’ di rimarchevole evidenza. L’audizione di un testimone e/o di una persona informata sui fatti, se tale testimone e’ Stefano Mauri, viene ad assumere così i contorni dell’ interrogatorio ad un inquisito, e la circostanza è tanto più avvilente ove si consideri che la rogatoria è concepita per “garantire” il cittadino dello Stato chiamato semplicemente a riferire su fatti”.

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