MILAN. ALLEGRI, BOA di salvataggio

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Missione riscatto. Il Milan in Europa chiede a Boateng di uscire dal buio. Con l’Anderlecht, il tecnico riprova Prince: alla potenza del ghanese non vuole rinunciare…

(Getty Images)

 

RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci) – Allegri si sta specializzando nell’arte di resistere alle tentazioni tattiche. Mentre i tifosi e molti critici si aspettano di vedere ‘qualcosa di nuovo’, Allegri pare arroccato sul 4-3-1-2. E in mezzo al 4-3-1-2 c’è BoatengPrince trequartista è stata la prima invenzione di Allegri, che ora la difende. “A una squadra in cerca di una nuova identità, è meglio non togliere una delle poche certezze”. Così il tecnico dovrebbe confermarlo in quella posizione anche questa sera contro l’Anderlecht, ma le tentazione tattiche si fanno sempre più forti. Potrebbero essere un mezzo fondamentale per superare la crisi. Ma Boateng vuole fare il trequartista, si sente un numero 10 vero e proprio. E non accetterebbe di buon grado il ritorno al ruolo di mezzala, da molti considerato la sua dimensione naturale. Boateng è dirompente nel fisico e anche sul piano della personalità. Quando Berlusconi, l’anno scorso, dichiarò di preferirlo mezzala, Prince non si fece pregare per rispondere: “Per fortuna non è lui l’allenatore”. Lo disse in forma di battuta. Ma i dibattiti intorno a Boateng non sono mai finiti. In attesa del ritorno di Robinho, il primo dei due brasiliani attesi in campo, i critici discutono dell’abitudine di andare al tiro sempre e comunque di Prince, o della sua mania di cercare la giocata a effetto. Ma Boateng è fatto così, prepotente, anarchico, agisce secondo traiettorie e schemi personalissimi. Allegri sente di non poter fare a meno di lui e della sua fisicità: l’attacco del Milan è sterile, e se non altro il Boa è uno che prova a calciare da tutte le posizioni, che ha forza ed è difficile da stoppare per qualsiasi difensore. Eppure l’impressione è che Boateng continuerà a essere il giocatore più discusso del Milan. Perché è da lui e dalle sue lune buone che dipende in gran parte il futuro di una squadra che deve risolvere il problema del gol. Boateng è lo snodo dell’attacco: Pazzini ha bisogno di palloni giocabili, non solo cross, e questo chiamerebbe in causa Emanuelson, che gioca in modo più ortodosso. I tifosi continueranno a chiedersi perché Allegri non cambi niente. E tutti continueranno ad aspettare il 10 Boateng, ma fino a quando?

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