IL CORRIERE DELLA SERA. Bianconeri pronti all’esame Stamfod Bridge senza il proprio allenatore…
La Juventus dal gusto antico vista a Genova conferma che la rinascita non è casuale. Sofferenza, difficoltà, gol subito, occasioni dell’avversario per raddoppiare fallite, cambi in corsa azzeccati, ribaltamento e poi consolidamento del risultato. Al di là degli aspetti tecnici, è proprio questa mentalità spietata, che sa galleggiare sugli errori altrui, il dato interessante. La Juventus si è rinforzata con intelligenza. Ha un gruppo completo. Come un anno fa punta al record dei giocatori che andarono in gol. Nel 2011-12 furono 21, ora sono già 7: Lichtsteiner, Pirlo, Vidal, Vucinic, Giovinco, Giaccherini, Asamoah. La Juventus della rinascita è stata plasmata dall’allenatore nel box (in casa con i vetri fumé, fuori dipende). L’unico neo, come sottolinea “Il Corriere della Sera”, è l’assenza in panchina di Conte e adesso c’è la prova del nove contro il Chelsea a Stamford Bridge. E quando non c’è il capo, i «dipendenti» si sentono più liberi. Inoltre, magari, in uno stadio pieno i cellulari non prendono bene, la copertura di rete viene improvvisamente a mancare. Le decisioni devono essere istantanee, le sostituzioni vanno effettuate rapidamente. Massimo Carrera traduce al meglio il pensiero del titolare, ma non è il capo. Conte è sempre stato importante, nel lavoro durante la settimana, ma anche allo stadio. I suoi cambi hanno sempre provocato l’effetto voluto. E lo hanno fatto anche domenica a Marassi. Finora non è successo ma l’assenza di Conte in panchina potrebbe risultare l’unico fardello di questa Juventus che è solida e acquista, a ogni partita, maturità e spietatezza. Il Chelsea arriva al momento giusto per vedere l’effetto che fa non avere Conte che perde la voce urlandoti sul collo.