Il segretario generale del CONI vuole ringiovanire l’età dei nostri atleti
Il futuro italiano sono i giovani e questo lo ha capito il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. Ecco le sue parole al Debriefing su Londra 2012 svoltosi al Coni: “Siamo una squadra sostanzialmente con un’età tra le più alte nell’ambito dei competitor in gara con noi. Siamo tra i più vecchi.Il ricambio generazionale, più che per altri paesi, è importantissimo. Abbiamo davanti una montagna da scalare molto dura. Le federazioni hanno dimostrato di aver chiuso una parentesi molto positiva e sono pronte ad aprirne un’altra, spero, altrettanto positiva e magari anche migliore per i Giochi di Rio de Janeiro del 2016. I risultati di Londra hanno però dimostrato che la competizione a livello internazionale è cresciuta a livello esponenziale e crescerà ancora di più. Già a Londra, infatti, si sono visti segnali molto preoccupanti e se non si parte subito e non si potenzia laddove siamo stati competivi e non si colmano le lacune che abbiamo avuto rischiamo di uscire dal G10, che a Londra siamo riusciti in qualche maniera a centrare. Siamo una squadra sostanzialmente con un’età tra le più alte nell’ambito dei competitor in gara con noi. Abbiamo però un ricambio abbastanza accentuato, con il 55% degli atleti che non hanno mai partecipato alle Olimpiadi. Un dato che dimostra come anche nello sport, come in altri settori della vita sociale in Italia, i nostri giovani arrivano con qualche battuta di ritardo ai risultati. Il ricambio generazionale, però, più che per altri paesi, è importantissimo».