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CALCIO. ZOLA: “Multeremo i giocatori che non impareranno l’inglese alla svelta”

L’allenatore del Watford Gianfranco Zola prenderà misure drastiche nei confronti degli stranieri che non imparano l’inglese

(getty images)

“NOIO VOLEVAM SAVUAR…”- Noi italiani, nel mondo, ci siamo fatti la fama di coloro che si fanno capire meglio a gesti che a parole. Il mondo del calcio non fa eccezione a questa triste realtà, anzi…il problema della lingua riguarda nostri calciatori ma, in special modo, nostri allenatori approdati all’estero.

IL TRAP- Un esempio su tutti è Giovanni TRAPATTONI: grande professionista, ogni volta che si sposta si sforza di imparare la lingua del posto, noncurante di eventuali strafalcioni. Le sue conferenze stampa spesso si trasformano in spassosi teatrini, come quella storica dei tempi del Bayern nel corso della quale nacque il tormentone “Strunz”.

ANCELOTTI- Anche Carlo ANCELOTTI non è stato esente da critiche: al Chelsea lo prendevano in giro per il suo accento anglo-emiliano e quando è approdato al PSG anche i transalpini non hanno gradito il suo francese un po’ troppo scolastico e ripetitivo.

CAPELLO- Il più osteggiato, però, resta Fabio CAPELLO, mal tollerato dal tutta la Nazionale inglese perché non era in grado di parlare la lingua correttamente. Probabilmente c’è anche questa carenza alla base della deludente esperienza oltremanica.

L’ECCEZIONE DI MATTEO- Fortunatamente c’è anche qualcuno che ci fa fare bella figura, come Roberto DI MATTEO, che parla l’inglese in maniera fluente e con una buona proprietà di linguaggio.

LA PROPOSTA DI ZOLA- Il fatto che gli italiani del calcio che emigrano siano così refrattari ad imparare la lingua è un fattore che rischia di minare il lavoro stesso, causando incomprensioni e ritardando i risultati sul campo. E’ per questo che Gianfranco ZOLA, allenatore del Watford, ha deciso di optare addirittura per misure drastiche. Zola multerà i giocatori della sua squadra che non sanno l’inglese. In un calcio così cosmopolita come quello di oggi, il diktat è chiaro: o la squadra comunica nella stessa lingua, o scatta la sanzione. Questo non vuol dire che i calciatori saranno obbligati a parlare un’altra lingua da un giorno all’altro: “I giocatori avranno un certo periodo di tempo per imparare la nuova lingua – intima – ma scaduto questo termine partiranno le multe”, sono le parole dell’ex giocatore di Napoli e Parma.

 

Redazione Sportiva