LA REPUBBLICA (I.Diamanti) – Il calcio di oggi è ‘malato’. Colpa di una evidente crisi di fiducia. Ma da cosa deriva questa crisi? Secondo l’articolo de ‘La Repubblica’, la crisi economica, ha ridimensionato la “capacità di spesa” delle società. Comprese quelle tradizionalmente più importanti. Ecco perchè l’appeal del nostro campionato si è, così, ridotto. Per oltre 6 tifosi su 10 è divenuto meno interessante di altri. Quest’anno, tra l’altro, è cambiata anche la mappa del tifo, tracciata dall’osservatorio Demos-Coop, in base alla squadra preferita. La Juventus resta saldamente e largamente in testa alle preferenze. La sua incidenza, però, è scesa, anche se in misura molto limitata. Meno di un punto percentuale. Oggi i suoi tifosi corrispondono a circa il 28 e mezzo per cento. La novità, semmai, è che torna a essere la più odiata. In un anno, infatti, la quota di tifosi ostili alla Juve è raddoppiata: dal 14 al 27%. L’altra novità è offerta dall’affermarsi, su base nazionale, di nuovi “attori” del tifo. Il Milan conferma la sua quota di tifosi, intorno al 16%. L’Inter ha, invece, perduto una parte rilevante dei suoi sostenitori. Ora si è attestata al 14 e mezzo per cento. Mentre è cresciuta molto l’area del tifo per il Napoli, che ha superato il 13% e incalza l‘Inter. Anche la Roma appare in crescita: ha superato il 7%. E’ mutata, di conseguenza, anche la geografia del tifo. Fino a un anno fa la Juventus era la squadra “più amata” in tutte le aree del paese. Ora non più. Superata dalla Roma nelle regioni del centro e dal Napoli nel mezzogiorno.
CALCIO. La fede è finita
LA REPUBBLICA (I.Diamanti) – Il calcio soffre di una crisi di fiducia. Se ieri il ‘tifo’ resisteva, oggi non è più cosi’…