LA GAZZETTA DELLO SPORT – Nerazzurri perfetti lontano da San Siro in campionato e coppa: 10 gol fatti e zero subiti. Ma i granata escono tra gli applausi…
RASSEGNA STAMPA – (N. Cecere) – Inter inarrestabile lontano da Milano: quattro vittorie su quattro partite fra coppa e campionato, dieci reti segnate, zero subite. Numeri davvero esaltanti. Adesso bisogna riconquistare San Siro. All’Olimpico di Torino hanno deciso i colpi d’alta scuola dei fuoriclasse Milito e Cassano, ma hanno impressionato i gregari: per sicurezza, determinazione, applicazione costante. Ranocchia: la cura Strama lo ha rigenerato. Elegante, spavaldo, non ha concesso una palla. Con lui ha brillato la sorpresa Juan Jesus. Stopper roccioso, scattante, reattivo. Il Toro nei primi venti minuti della ripresa ha avuto le palle per risalire l’iniziale svantaggio specialmente con uno smash a campo aperto di Bianchi su assistenza del neo entrato Meggiorini. Posizione ideale, a pochi passi dalla rete, ma la sfera è andata a sbattere giusto sul piede di Handanovic. E’ stata una sfida avara di conclusioni e poco spettacolare, ma intensa e sempre interessante anche per le mosse dei due tecnici. Stramaccioni si è coperto all’inizio con un doppio binario formato da Jonathan e Zanetti a destra mentre Nagatomo e Pereira si davano il cambio sulla corsia mancina. Stramaccioni ha ordinato a Cambiasso di arretrare in mezzo ai due stopper centrali tutte le volte che c’era da avviare l’azione. L‘Inter ha potuto così gestire senza patemi la situazione favorevole creata dalla prodezza del Principe Milito mentre Ventura cercava un qualcosa che desse smalto ai suoi, trovandolo nella ripresa col doppio innesto di Meggiorini e Cerci. Non un cambio tattico, ma una maggiore spinta e un dinamismo più continuo. Strama non ha esitato a sacrificare Sneijder (parso piuttosto infastidito all’uscita) quando ha deciso di allontanare il Toro dalla sua area. Il ricorso a FantAntonio. E proprio il barese chiude la contesa sull’unico contropiede realizzato in velocità: Milito, finta a disorientare i difensori e poi velo per Cassano che deposita in rete. L’Inter non è ancora brillante però mostra solidità, convinzione e voglia di perfezionarsi. Il Toro è uscito fra gli applausi della sua gente.