IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – L’ennesimo affondo dialettico di Zdenek Zeman va in scena allo scadere della conferenza stampa di presentazione di Roma-Bologna. Come affermano le pagine odierne de ‘Il Corriere dello Sport’, il tecnico boemo punta il mirino ancora una volta verso Gianluca Vialli (che nei giorni scorsi aveva definito Zeman “un paraculo che fa le battaglie secondo quello che gli fa comodo“). La replica non si è fatta attendere: «C’è un errore. Sono stato dieci anni fuori dal calcio che conta, non mi pare di avere avuto vantaggi nel dire certe cose. Pensavo che Vialli avesse smesso di prendere farmaci…». Il riferimento, naturalmente, è alla vecchia polemica sul doping innescata da Zeman e diventata un processo contro la Juventus. Nonostante la frecciata, Zeman si è mostrato più sereno del solito e pronto a tendere la mano ai suoi “nemici”: «Ad Abete devo chiedere scusa per quelle tre parole – spiega a proposito dell’appellativo “nemico del calcio” – le parole non le pensavo così come sono uscite nell’intervista, me le rimangio. Ma ho già spiegato cosa intendevo dire. Per me la federazione avrebbe potuto approfittare di certi scandali per migliorare. Nulla di personale contro Abete». Zeman non teme deferimenti: «Non credo di dover essere deferito, perché se leggete l’intervista non c’era nessun intento polemico da parte mia. Avevo anche detto che a cena con Abete sarei andato… comunque non ho parlato con nessuno, fuori. All’interno di Trigoria sì, di certe cose abbiamo parlato». Lui non smetterà mai di esprimere il suo pensiero in libertà: «Io mi sono sempre sentito libero. E se a volte uso il silenziatore nelle mie frasi è per la vecchiaia…. nessuno mi ha mai imposto niente».
ROMA. ZEMAN, altra botta a VIALLI
IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – «Le sue parole su di me? Pensavo avesse smesso di prendere farmaci…