LA GAZZETTA DELLO SPORT – Per gennaio il club tornerà sui due esterni sudamericani. Il d.s. Bigon: “La squadra è più forte dello scorso anno”…
RASSEGNA STAMPA – (M. Malfitano) – La continuità tecnica: è questo il segreto della crescita del Napoli. Ne ha parlato Bigon, nel giorno della presentazione ufficiale degli ultimi acquisti El Kaddouri, Mesto e Uvini. L’occasione gli è servita anche per fare un punto sull’attività del club e per confermare la bontà della campagna di rafforzamento. “Il colpo di mercato? L’acquisto di Pandev, che ritengo un top player. La trattativa è stata velocissima, conclusa ad una buona cifra anche perché lui ha insistito tanto per restare. Avevamo degli obiettivi di consolidamento interno, confermando determinati giocatori come Cavani, che era già blindato, al quale abbiamo aggiunto alcuni rinforzi. Uvini ed El Kaddouri sono due giovani interessanti, Mesto invece è un puntello importante chiesto dall’allenatore. Personalmente, ho sempre predicato la continuità tecnica perché è la base per ottenere buoni risultati”, ha spiegato il d.s. del Napoli, che in questi mesi proverà a definire le trattative con il Racing Avellaneda per l’esterno mancino Centurion. Inoltre Bigon tenterà di definire l’ingaggio di Wallace, esterno difensivo del Fluminense. Su Mazzarri. “Sono sette stagioni che Mazzarri ed io lavoriamo insieme e da quattro siamo a Napoli. Quest’anno abbiamo creato anche una concorrenza positiva all’interno del gruppo, possiamo giocarcela con tutti per i primi posti. Forse, chi parla di noi come l’anti Juve vuole togliersi pressione di dosso e questo mi dà un po’ fastidio. La Juve ha qualcosa in più delle altre, ma in questo gruppetto d’alta classifica ormai ci siamo in pianta stabile da qualche anno e questo è il coronamento del nostro progetto di crescita”, ha osservato Bigon, che ha commentato pure la decisione di Mazzarri di rimandare a fine stagione la discussione sul rinnovo del contratto: “Credo che abbia risposto in maniera chiara. Ci sarà tempo per affrontare la questione e, comunque, spesso è una consuetudine avere contratti brevi per allenatori importanti come lui. I fatti dimostrano che i rapporti interni sono buoni e dunque il tema può essere affrontato con serenità”. Anche Bigon, dopo Mazzarri, ha ammesso che questo Napoli è più che mai competitivo. “La rosa è completa e omogenea, in molti ruoli non ci sono delle semplici alternative, ma dei titolari veri e propri. Nella scorsa stagione c’è stata la Champions che non ci ha permesso una rotazione completa, cosa che invece faremo quest’anno con l’Europa League. Insigne? C’è soddisfazione ed orgoglio nel vedere un ragazzo napoletano, cresciuto nel nostro vivaio, esordire in Nazionale. Lorenzo è soltanto la punta dell’iceberg, perché la società è impegnata nella valorizzazione del settore giovanile”.