Il terzino dello Zenit San Pietroburgo è stato ritenuto estraneo ai fatti rispetto alla presunta combine del derby di Genoa del maggio 2011.
Il pm Mazzeo ha chiesto di archiviare il fascicolo sul derby dopo l’ormai famosa intercettazione dell’ultrà genoano Massimo che parlava di una presunta combine del match Genoa-Sampdoria del maggio del 2011 terminato 2-1 per i rossoblù. La richiesta del pm riguarda gli ex giocatori del Genoa tra cui Mimmo CRISCITO, indagato quindi per frode sportiva. Le dichiarazioni degli altri calciatori e l’insufficienza di prove, hanno scagionato il difensore dello Zenit San Pietroburgo che però, in collegamento telefonico con Sky Sport 24, può finalmente liberarsi:
CRISCITO “ED ORA CHI MI RIDA’ L’EUROPEO? – “Se fossi andato agli Europei mi sarei messo alle spalle tutto e sarei tornato ad affrontare l’argomento dopo i campionati. In quei giorni mi e’ stata molto vicina la mia famiglia che mi ha aiutato a superare quel momento. La rabbia di non aver fatto un torneo così importante c’é, resta, ma sono contento e non stupito per la notizia dell’archiviazione. E’ stata fatta giustizia, sapevo che sarebbe finita così. Adesso c’é l’inchiesta di Cremona, spero si concluda presto anche quella”.
IL GIORNO DEL BLITZ- Quando la polizia arrivò a Coverciano non ero “sereno, ma sapevo che con il passar dei giorni sarebbe cambiato tutto, perché quando si va in campo si pensa alle partite. Se la Federazione ha deciso di escludermi perché hanno visto che non ero tranquillo e non perché mi riteneva colpevole ne sono contento. Io spero di tornare in Nazionale, perche’ per me la maglia azzurra é il massimo per ogni giocatore”.
SONO STATO INDAGATO SU UNA BANALE FOTO- “Sono stato indagato per una foto, ma io ero lì per parlare di tutt’altro. Ho capito che dovrò stare più attento, ho un figlio e devo pensare anche a lui, tutta questa storia è stata un’esperienza che mi ha segnato e che un giorno dovro’ raccontare al mio bambino”.
FRECCIATINA A PRANDELLI- Anche dopo gli Europei l’ex terzino del Genoa non e’ stato convocato da Prandelli. “Non so qual e’ il motivo, non e’ una domanda da fare a me, io devo solo pensare a giocare a calcio, e’ quello che sto facendo, con lo Zenit ho iniziato molto bene, spero di continuare così anche in Europa nella speranza di tornare in Nazionale”.
ABETE: “FU GIUSTO MANDAR VIA CRISCITO IN QUEL MOMENTO” – Il presidente della Federcalcio Giancarlo ABETE a Sky Sport24 torna a difendere la decisione presa nel ritiro pre Europeo quando si decise di mandare a casa Domenico Criscito.
“La valutazione data in quel momento non era collegata ad una logica di presunzione di colpevolezza, che non si effettua neanche quando ci sono richieste di rinvio a giudizio, ma in relazione al momento particolare che stava vivendo il giocatore ed anche tutto il gruppo azzurro, con la perquisizione all’alba a Coverciano che avrebbe creato una dimensione mediatica che avrebbe accompagnato il giocatore e la squadra per tutta la durata dell’Europeo. Ora La Procura ha deciso l’archiviazione ed è un grande momento per il ragazzo che ha manifestato la volontà di tornare in Nazionale e viene meno una situazione di grande difficoltà che è quella di rimanere indagati per molto tempo”.