NAZIONALE. PRANDELLI: “Contro MALTA torneremo alla DIFESA A QUATTRO”

Il ct azzurro vuole ritrovare spirito di gruppo e identità di gioco…

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Il ct azzurro vuole ritrovare spirito di gruppo e identità di gioco e nella conferenza stampa a Modena afferma di voler cambiare modulo per riscattare la prestazione opaca che ha portato al pareggio di Sofia contro la Bulgaria.

Ecco un’anteprima della formazione azzurra di domani sera: “Non vi dico la formazione in anticipo, lo farò solo dopo l’allenamento. Comunque torneremo a giocare con la difesa a 4, perché Malta giocherà con una solo punta. Profondità, possesso palla e squadra corta saranno i punti fermi da seguire nella partita di domani sera. Dovremo ricercare la superiorità numerica a centrocampo”.

Ovviamente sarà fondamentale non sottovalutare Malta: “Non sarà facile segnare tanti gol, rispetto molto il nostro prossimo avversario, che ha perso 1-0 con l’Armenia. E’ una squadra equilibrata. Mi andrebbe bene vincere anche con pochi gol, però giocando bene. L’importante è ritrovare il nostro spirito e il nostro gioco. Con la Bulgaria avrei forse dovuto gestire la preparazione in maniera diversa, forse abbiamo lavorato troppo, visto il momento della stagione. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza. Ed evitare la frenesia. Non bisogna provare a cercare di risolvere la gara individualmente, ma piuttosto in maniera corale”. Anche perchè il girone “è difficile ed equilibrato. Il pari tra Danimarca e Repubblica Ceca è positivo, ma non cambia le valutazioni sulla prestazione in Bulgaria, al di là del fatto che il punto di Sofia possa risultare o meno prezioso”.

Su Destro: “La sua posizione ideale? E’ un attaccante moderno, che non dà punti di riferimento e non gioca spalle alla porta. Sfrutta tutto il fronte d’attacco”. E su Giovinco: “In Bulgaria la sua prestazione non è stata così negativa come in molti hanno detto. E’ stato penalizzato dal fatto che eravamo lenti. Ha avuto due palle gol, se avesse segnato i giudizi sarebbero stati diversi. Ma ha la nostra massima fiducia, deve stare sereno, prima o poi le sue qualità emergeranno. Da seconda punta”. Infine, sul ruolo di trequartista: “L’unico vero in organico è Diamanti. Giovinco è una punta, gli altri centrocampisti sono diversi nell’interpretazione del ruolo. Ma a noi più che un rifinitore serve portare gli uomini tra la linea di difesa e quella del centrocampo”.

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