LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il portiere loda il boemo e Totti: “Straordinari”. E sulla Juve: “Non ci sentiamo soli contro tutti”…
RASSEGNA STAMPA – (M. Graziano) – Pochi soldi, ciao fenomeni, campionato più povero tecnicamente, spazio ai giovani. Crisi nera del calcio italiano? Buffon è già oltre: “Ci vedo parecchi aspetti positivi in questa nuova era”. Buffon si riferisce per esempio “al maggiore spazio che troveranno i giovani. Cosa importantissima in chiave-Nazionale. Ha ragione Prandelli: senza quei giocatori che risolvono da soli le partite, tutti si sentiranno in dovere di dare di più”. Come gli stessi tecnici, “che dovranno tornare ad allenare veramente. Nelle grandi squadre, infatti, finora servivano più che altro “gestori” di fenomeni…”. E con Conte i bianconeri sono già avanti in questo senso: “E’ vero, il mister ha riportato la Juve allo scudetto con un lavoro eccezionale sul campo. La cosa più importante che ci ha trasmesso nella passata stagione è la consapevolezza di essere forti. Il fatto che sia squalificato non ci aiuta di certo, lassù in tribuna è un leone in gabbia. In ogni modo restiamo competitivi, pure in Europa“. Buffon tifa per una rivoluzione italiana a livello di mentalità, da qui la coerente stima per Zeman, “uno che porta la gente allo stadio. Ottiene risultati straordinari, vedi il miracolo Pescara, con un gioco divertente, che appassiona i tifosi. La sua idea di calcio non tramonta mai”. Mica male se detto da uno juventino, “ma non commento lo Zeman fuori dal campo, il personaggio è questo e va preso così. Non voglio essere io a dire se ha torto o ha ragione un uomo che ha 30 anni più di me. E poi ognuno deve essere libero di esprimere il proprio parere”. Gigi, capitano di buon senso, come l’amico Totti, “un fenomeno, sta dimostrando a tutti che certi giocatori decidono solo loro quando è il momento di chiudere la serranda”. E allora buon Juve-Roma, per molti il vero duello-scudetto. “La rivalità è forte, c’è sempre stata. Tocca a noi addetti ai lavori non avvelenare troppo il clima attorno a certe sfide”. Già pesante è però il clima generale attorno alla Juve, vedi il Napoli che non si presenta alla premiazione di Supercoppa e le forti tensioni seguite al rigore di Udine: “Sì, il clima non è dei migliori. Oltretutto, si è poi visto che certe polemiche non erano giustificate dagli episodi in questione. Comunque, non ci sentiamo soli contro tutti: dire questo sarebbe un modo per creare alibi e copiare quelli che si lamentano sempre”.