CALCIO. ABETE: “Il contenzioso TIM- VIERI non avrà ripercussioni”

Il Presidente della Figc esclude ripercussioni del tribunale sportivo dopo il datato episodio di spionaggio ai danni di Christian Vieri

(Getty images)

Il presidente della Federcalcio Giancarlo ABETE ha escluso possibili ripercussioni in ambito sportivo della recente sentenza del Tribunale civile di Milano, che ha condannato Inter e Telecom Italia a risarcire Christian VIERI con un milione di euro per l’attività di spionaggio ai suoi danni. A margine del Consiglio federale svoltosi oggi a Roma, Abete ha dichiarato:

PRESCRIZIONE- “Il contenzioso Vieri-Inter-Telecom è noto e datato, ma dal punto di vista sportivo i fatti sono prescritti. Siamo soltanto al primo grado e poi la Federazione non dà valutazioni su un giudizio civile, anche perché non penso di portare un valore aggiunto in termini di opinionista. Se verrà richiesto un giudizio sportivo, invece, saranno gli organi competenti a fornire un parere sulla prescrizione: in ogni caso i fatti in questione riguardano il periodo 1999-2004, dunque la prescrizione per le società sarebbe scattata nel 2007, mentre per le persone fisiche nel 2010”.

Giuliano Tavaroli, ex capo della security Telecom, ospite a La Zanzara su Radio24, precisa però che ”di controllare Vieri me lo chiese Moratti di persona, non al telefono. Le operazioni poi sono state fatte da un fornitore, la famosa agenzia di Cipriani. Sono due episodi, 2001 e 2003. Il primo riguardava l’Inter, la verifica del rispetto contrattuale dei comportamenti di certi giocatori, non solo Vieri. Il secondo invece riguardava la Pirelli perché Vieri doveva fare il testimonial. In questo caso abbiamo controllato il suo traffico telefonico. Abbiamo controllato anche altri giocatori dell’Inter ma non hanno fatto causa”.

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