LA GAZZETTA DELLO SPORT – Due possibilità per ogni ruolo in una rosa che il tecnico avrebbe voluto più smilza. E invece, paradosso, ha oltrepassato i 30…
RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci) – Muscoli e no. Allegri, il grande inquisito, l’uomo che ha abiurato alla tradizione milanista dei giocatori di classe, è anche quello che ha caldeggiato l’arrivo di Bojan, attaccante leggero, tecnico e veloce. Uno che è stato il più giovane esordiente nella storia della Champions, e che è pronto a sgomitare per trovare un posto in squadra. Il tecnico lo ha voluto, ora dovrà vedere dove il ragazzo, abituato a giocare in qualsiasi ruolo d’attacco, rende al massimo. Per rilanciare il Milan, serviranno i gol di Bojan, ma servirà anche la fisicità prepotente di Boateng. Si potrebbero costruire addirittura due Milan, uno tutto fisico, l’altro ad alta velocità. Ovviamente è più facile che Allegri scelga un mix delle due qualità. Quando saranno recuperati Robinho e Pato, Allegri avrà a disposizione sei attaccanti completamente diversi uno dall’altro. Bojan può dialogare bene in velocità con Pazzini e il trequartista Boateng, ma pare fatto per intendersi anche con Robinho. Per il ruolo di trequartista, difficilmente Allegri si priverà di Boateng. Con Boateng trequartista quasi fisso, il più sacrificato sembra essere Emanuelson. Il problema vero non sarà tanto scegliere fra gli attaccanti, quanto trovare cross per Pazzini, che si è dimostrato subito abile a segnare di piede e magari anche con il tacco, ma comunque sarebbe più efficace nell’area piccola se i cross arrivassero con regolarità. De Jong avrà spazio in mezzo o al fianco di Ambrosini.