Il portiere dell’Italia e della Juventus Gigi Buffon ha parlato a tutto tondo nell’odierna conferenza stampa di Coverciano. Particolarmente interessanti le sue parole su Conte e su Zeman.
Oggi a Coverciano in conferenza stampa ha parlato Gigi Buffon. Per quanto riguarda il girone di qualificazione il portiere della nazionale è stato chiaro, l’Italia è favorita, ma deve stare attenta e non distrarsi troppo se vuole evitare brutte sorprese ecco le parole esatte del numero uno Azzurro: “Il girone di qualificazione? E’ un girone nel quale sulla carta noi dovremmo essere la squadra leader, però dopo di noi, secondo me, ci sono tre-quattro squadre che possono ritagliarsi il ruolo di outsider e di conseguenza sono avversarie che rispettiamo molto. Sappiamo che per poterle battere non dobbiamo sottovalutare l’impegno.”. Parlando della Nazionale Buffon ha poi precisato di non aver ancora pensato di lasciare i colori azzurri per limiti di età: “Non penso alla fine della carriera, ho 34 anni e credo di portarli anche discretamente bene. Inoltre ho un’ottima condizione fisica e tanto entusiasmo, soprattutto ho una grande voglia-rabbia di vincere. Quando è così, allora si può andare avanti. Quando una di queste tre componenti verrà meno allora sarò il primo ad alzare la mano e a rifarmi una nuova vita.”.
Passando invece al campionato Buffon si è soffermato su due degli uomini del momento, il suo allenatore Conte, squalificato per le ben note vicende giudiziarie e lo ha definito “un leone in gabbia” sottolineando quando sia pesante per i bianconeri la sua squalifica: “A prima vista può sembrare che la squalifica di Conte non penalizzi la Juve, invece un allenatore con le sue caratteristiche è uno che incide molto nello spogliatoio e nelle partite.”. Su Zeman invece parole molto meno dolci, non potrebbe essere altrimenti, ma anche di grande rispetto nei confronti del tecnico boemo: ” Non entro in merito ai suoi discorsi fuori dal campo, il personaggio è questo e va preso così non posso certo essere io a dire se ha torto o ha ragione anche perché ho trent’anni meno di lui, e poi ognuno deve essere libero di esprimere il proprio parere. La sua vera conquista e il suo valore Zeman lo ha ottenuto e dimostrato comunque sul campo, facendo risultati incredibili con un gioco divertente, che appassiona i tifosi. Il suo è un calcio che non é mai tramontato.”.