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JUVE. SuperGIOVINCO non dà scampo. Un rosso, l’UDINESE in tilt. JUVE scatenata col folletto

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Seba provoca il discusso fallo che lascia in 10 i friulani e il rigore per l’1-0, poi segna 2 gol. Colpisce anche Vucinic per la 2a vittoria di fila…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (L. Calamai) – La Juve arriva alla sosta del campionato con questi numeri: due vittorie su due partite, sei gol fatti e uno solo subito. Il solito rullo compressore. La squadra di Conte è già in testa alla classifica. Il ritorno di Giovinco. E se fosse la Formica atomica il giocatore fuori categoria che Agnelli e Marotta hanno cercato per mesi? Sebastian è un talento in rampa di lancio. La doppietta realizzata contro l’Udinese è una preziosa iniezione di autostima. La maglia della Juve è una maglia pesante ma Giovinco la indossa con sempre maggiore disinvoltura e girando intorno a un fuoriclasse come Vucinic può diventare un’arma formidabile. La Juve vince 4-1, ma la gara ruota tutta intorno a un episodio che matura al 12′ del primo tempo. Pirlo pennella il solito lancio millimetrico. La palla finisce a Giovinco che di testa scavalca Brkic. Il talento bianconero si ritrova imbottigliato tra Danilo (che lo spinge da dietro) e l’estremo difensore dell’Udinese (che lo ostacola in maniera evidente). Il rigore ci sta tutto e lo segnala Rizzoli, piazzato accanto alla porta friulana. Meno comprensibile invece è la scelta dell’arbitro Valeri di espellere Brkic. Un cartellino giallo sarebbe stato più che sufficiente. Vidal trasforma dal dischetto e l’Udinese ridotta in dieci uomini alza subito bandiera bianca. La squadra friulana chiude un ciclo da incubo: due sconfitte in campionato ed eliminazione dalla Champions a opera del Braga. Guidolin, nei prossimi giorni, dovrà lavorare più sulla testa che sulle gambe dei suoi allievi. Sbloccato il risultato e con un uomo in più la Juve gestisce la partita senza problemi. Se Giovinco è il nuovo che piace, i vecchi non tradiscono mai. Il tridente di centrocampo Pirlo-Marchisio-Vidal viaggia a cento all’ora, garantendo qualità, geometrie, fisicità. E davanti Vucinic è un top player. È lui che fa salire la squadra, che crea spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, che si inventa goleador o uomo assist a seconda delle circostanze. Il montenegrino realizza il 2-0 in chiusura di primo tempo, con un destro piazzato che lascia immobile il portiere dell’Udinese. Nella ripresa entra in scena Giovinco. Che si mangia un gol clamoroso dopo aver ipnotizzato un paio di difensori avversari. Ma rompe un digiuno che cominciava a innervosirlo appoggiando prima in rete una palla non trattenuta da Padelli e poi realizzando il quarto gol con un siluro in diagonale. Per Sebastian sono le prime reti della sua seconda vita in bianconero. Nel finale Carrera regala un po’ di vetrina anche a Matri e Quagliarella, che faticano a trovare un ruolo in questa JuveLazzari realizza il gol della bandiera. La sensazione è che l’Udinese debba trovare delle alternative al solito Di Natale.

Redazione Sportiva