GAZZETTA DELLO SPORT- «Non per essere l’anti-Juve: perché siamo l’Inter. E ai tifosi dobbiamo fatti, non parole»
L‘A.S. Roma — Strama la chiama così — per lui è voglia di riconoscenza, non di rivincita: «Alla Roma dovrò dire sempre e solo grazie, se oggi sono all’Inter lo devo ai sei anni lì: sono diventato un allenatore a Trigoria, mi sono messo in mostra indossando quella divisa. E quando me ne sono andato ero triste, perché sono un ragazzo semplice, che dà importanza ai legami e alle amicizie: questa per me non potrà mai essere una partita come le altre». […] Anti-Juve? E deve produrre fatti, non parole: «E’ quello che dobbiamo al nostro pubblico: giovedì sera per due o tre volte Guarin ha recuperato palla assieme a 40.000 tifosi e questi sono bei segnali, da alimentare». Più della candidatura al ruolo di anti-Juve: «Contro la Roma è un test importante, ma è solo il primo scontro diretto: è presto per parlare di risultato decisivo, una partita giocata adesso non può né lanciare né ridimensionare. La Juve è la squadra con più certezze tecniche e tattiche, e noi siamo una delle squadre che hanno cambiato più di tutti».