L’AVVERSARIA – Il ‘nuovo‘ contro il ‘vecchio‘ verrebbe da dire. Da una parte Andrea Stramaccioni (36 anni), dall’altra Zdenek Zeman (65 anni). Due generazioni agli antipodi ma con un concetto in comune: il calcio offensivo, anche se “Zeman è unico ed è impossibile imitarlo” come ha dichiarato lo stesso Stramaccioni qualche tempo fa. Entrambi comunque, nella sfida di domenica, avranno degli stimoli particolari: per il tecnico interista sarà il primo incrocio contro la sua ex società (Stramaccioni ha guidato gli Allievi Nazionali giallorossi fino al 2011), mentre il boemo è alla caccia della prima vittoria contro i nerazzurri alla guida della Roma (sono 4 le sconfitte in 4 precedenti, l’ultima delle quali fu il pirotecnico 4-5 casalingo del 2 maggio 1999). Per riuscire nell’impresa il tecnico giallorosso si affiderà alle due colonne della sua rosa: Francesco Totti e Daniele De Rossi. I due simboli capitolini hanno dimostrato nel corso della loro carriera di saper far male alla ‘squadra del Biscione’: 7 sono i gol del Capitano, 6 quelli del centrocampista. Dall’altra parte Stramaccioni si aggrapperà alla voglia di rivalsa di Antonio Cassano (che assieme a Samuel e Chivu completano il quadro degli ex giallorossi) e al genio di Wesley Sneijder. E chissà che il ‘quasi romanista’ Palacio non voglia fare un altro scherzetto ai giallorossi dopo quello che è successo in sede di mercato qualche mese fa.
IL MOMENTO DELL’INTER – Gli impegni europei hanno imposto ai nerazzurri ad una partenza anticipata rispetto a tutte le altre squadre: gli uomini di Stramaccioni hanno iniziato la preparazione già dai primi di luglio. Fattore che potrebbe portare dei vantaggi iniziali ma che potrebbe risultare deleterio sul finire della stagione. Fatto sta che l’Inter ha già diversi match sulle gambe: oltre alla bella figura fatta al ‘Trofeo Tim‘ di fine luglio dove ha battuto sia Milan che Juventus, i nerazzurri hanno già colto tre vittorie sui quattro impegni ufficiali finora disputati: il 3-0 di Spalato contro l’Hajduk, il 2-0 contro il Vaslui e il 3-0 di domenica a Pescara. Gare che hanno mostrato chiaramente chi è il trascinatore di questa squadra: Wesley Sneijder. L’olandese è senza dubbio il fulcro del gioco interista, colui che ha il compito di lanciare in porta il letale ‘Principe’ Milito e magari anche di tirare fuori il coniglio dal cilindro. E se a lui non riesce c’è sempre Cassano…
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Dopo aver saltato la prima giornata per squalifica, Rodrigo Palacio è pronto all’esordio in campionato con la maglia nerazzurra completando il tridente assieme Sneijder e Milito. Dunque, probabile inizio dalla panchina per Antonio Cassano e per il giovane Coutinho. In difesa esordio con la nuova maglia per Alvaro Pereira sulla corsia mancina, al centro Samuel dovrebbe ritrovare una maglia da titolare al fianco di Ranocchia, Nagatomo agirà sulla destra. A centrocampo Cambiasso e Guarin sono le certezze, mentre Gargano è reduce da qualche acciacco muscolare. Se non dovesse smaltirlo potrebbe lasciare il posto a capitan Zanetti.
Daniele Gargiulo