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ZEMAN: “A MILANO a giocarcela. LAMELA migliorato, DESTRO il colpo migliore”

Il tecnico aggiunge: “La Roma è la squadra che si è rinforzata di più. Goigoechea è il terzo portiere. Bojan? E’ bravo ma…”

(getty images)

Questa mattina, al termine della seduta di allenamento, Zeman incontra i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, alla vigilia del big match contro l’Inter di Stramaccioni. Ecco le dichiarazioni del tecnico boemo trascritte fedelmente (parola per parola), ascoltando l’audio della conferenza:

Questa sfida importante con l’Inter forse arriva in un momento in cui la squadra sta ancora crescendo?
Difficile rispondere, siamo all’inizio del Campionato e nessuna squadra è al meglio. Bisogna vedere chi dei due sta meglio in questo momento. Sono due squadre che hanno cambiato abbastanza  quindi penso che ancora cercano dei giusti equilibri”.

Che idea si è fatto dell’Inter anche alla luce degli ultimi acquisti?
L’Inter ha cambiato, dopo tanti anni di successo non ci sono più giocatori che hanno fatto la storia dell’Inter, è arrivata gente nuova e bisogna vedere dalle motivazioni come si inseriscono in una squadra ein una società che sicuramente ha una storia importante”.

Domani può essere la prima di Destro. Il tridente Destro-Osvaldo-Totti è funzionale o è comunque un compromesso, considerando che nessuno dei tre è un attaccante esterno?
E’ un tridente, se funzionale bisogna vederlo con i risultati sul campo, così è difficile valutare, per me sono tutti e tre giocatori che hanno dimestichezza con la porta avversaria e quindi possono servire anche se poi magari in certe partite è difficile utilizzarli tutti e tre”.

La Roma e l’Inter sono alla pari? O lei vede un po’ più su l’Inter in questo momento? Qual è la squadra più in forma?
“In questo momento bisogna vedere domani cosa succede sul campo, lo ripeto, ho a disposizione una rosa di giocatori importanti, magari non sono i migliori del campionato, ma io spero che riusciamo a formare una squadra migliore. Questo non dipende tanto dalle individualità ma da come si comportano insieme”.

Molti giocatori credono nello scudetto, è un entusiasmo esagerato o è cosi che bisogna affrontare l’inizio della stagione ed è questa la mentalità giusta?
Io penso che noi come Roma non possiamo partecipare tanto per partecipare, dobbiamo avere la voglia di dimostrare che siamo una squadra che può competere con tutti e dobbiamo farlo sul campo. Poi a parole si possono dire tante cose. Io da allenatore reputo questa squadra in grado di lottare con tutti“.

Nella prima partita la Roma ha ottenuto un pareggio, quanto sarà importante già il risultato domani sera? Lei scambierebbe una Roma più attendista, che gioca un po’ meno bene, ma che fa il risultato a San Siro?
Io penso che quello che ci è mancato con il Catania è che eravamo troppo attendisti e non voglio questo, voglio che la squadra si giochi la partita, poi sappiamo che abbiamo davanti un avversario importante ma dobbiamo provare a metterlo in difficoltà. Quindi non possiamo aspettare quello che fanno loro”.

Lei non teme che ci sia troppa aspettativa su di lei all’inizio, senza darle il tempo di trasformare la Roma nella squadra che lei vuole?
No, ma io sono contento, ripeto, uno deve avere delle motivazioni. La gente si aspetta tanto, io spero che la squadra dia tanto. Poi è più normale avere entusiasmo che essere sotto terra, a me fa bene e spero che aiuti anche i ragazzi a esprimersi al meglio”.

Ieri si è chiuso il mercato, è soddisfatto? E di Bojan? Qualche giorno fa aveva detto che era funzionale al suo progetto. E Goigoechea cambia un po’ le gerarchie?
L’ho detto già prima, io penso di avere a disposizione una rosa che è in grado di competere. Poi sui discorsi singoli… Bojan sì, per me è un giocatore bravo, il problema è che da prima di cominciare il ritiro il suo entourage ha chiesto tanto minutaggio, tante cose che io non potevo garantire. Visto che è un ragazzo che vuole giocare, e in questo momento, a parte che fisicamente non stava al meglio quindi non poteva giocare, si vede che non ha avuto pazienza. Il portiere, a me viene strano che vi meravigliate se arriva il terzo portiere visto che tutte le squadre di serie A hanno tre portieri”.

Moratti ha sempre espresso parole gentili per lei, è vero che è stato contattato dall’Inter? Gli sarebbe piaciuto lavorare con Moratti?
Sono cose antiche, quindi è meglio non parlarne. Forse qualche possibilità c’era, ma io in quel momento ero impegnato moralmente con un’altra squadra”.

Oggi abbiamo visto Taddei al posto di Piris, oltre a essere una possibilità è una scelta dettata dalla necessità perchè alla Roma manca qualcosa in quel ruolo?
“Quello che vedete in allenamento… Io sto facendo le prove, se non provo mai è difficile, io non ho 11 titolari, ho 23 giocatori a disposizione, quindi devo provare tutte le soluzioni, il discorso che mi manca qualcosa no, non mi manca niente”.

Lamela sembra non aver fatto ancora quei progressi che tutti si aspettano. Come mai, è un problema tattico sencondo lei, cioè il ragazzo non è adatto al ruolo?
Sono valutazioni sue, per me Lamela è migliorato molto, ha capito su per giù quello che deve fare, per me è un giocatore che ha grandi qualità e spero che riesca a esprimerle. In un mese e mezzo, che poi sono due mesi, per me è migliorato molto nel ruolo che vorrei fargli fare rispetto all’inizio”.

La sensazione che si ha è che Totti e De Rossi possano rendere di più in due ruoli diversi da quelli che occupano adesso, Totti non più relegato sulla corsia come tanti anni fa e De Rossi da intermedio, anche perchè lei ha voluto fortemente Tachtsidis anche per svincolarlo da questo ruolo che lo teneva bloccato. C’è questa possibilità per tutti e due?
“Io l’ho dichiarato all’inizio e non cambio idea. Il ruolo di Totti è quello che secondo me ha fatto 13 anni fa, è normale che i movimenti sono diversi rispetto a domenica scorsa, De Rossi è un giocatore, un centrocampista che può occupare tutti e tre i ruoli, dipende dall’avversario e dipende da quello che vogliamo fare noi sul campo”

Non pensa che Totti in quel ruolo possa darle di meno rispetto a quello che può darle in un ruolo che ha sempre fatto al meglio facendo anche tanti gol di fronte alla porta avversaria?
“Io penso che può fare di più sennò non ce lo mettevo in quella posizione”.

In estate si è parlato del ritorno di Cassano, ora inverce è all’Inter. Le sarebbe piaciuto allenarlo?
Cassano sicuramente è un giocatore di talento, poi nella sua carriera non ha fatto quello che ci si aspettava all’inizio, ma non per doti tecniche ma penso per qualche problema di carattere. Se mi piacerebbe allenarlo? A me piace allenare questa rosa”.

Tachtsidis ha risolto i suoi problemi fisici? Può esordire a Milano come regista?
“Oggi sta bene quindi è a disposizione, come altri venti”.

Nella partita di domani sera cosa la preoccupa di più: il collettivo dell’Inter, qualche invidivualità, l’intraprendenza del giovane tecnico, la sudditanza psicologica da parte della terna arbitrale?
Non mi preoccupa niente, io spero che la mia squadra va a Milano a giocarsi la partita, poi si può vincere o si può perdere, ma io spero che riusciamo a esprimere qualcosa che abbiamo provato, che abbiamo giocato, e che riusciamo a giocare un buon calcio. L’Inter è sempre una squadra da tenere in considerazione, è una grande squadra a me piacciono queste sfide. Sai che giochi contro gente forte, devi cercare di dimostrare che sei più forte, poi ci si riesce, non ci si riesce, è un’altra musica”.

Dopo Catania ha detto che aveva visto nella squadra un’eccessiva emozione. Crede che si sia liberata da questo impatto iniziale e che da domani si potrà vedere la Roma che lei vuole, oppure ha visto che ancora non sono stati assimilati dei meccanismi?
Io tengo alla disciplina tattica, rispetto dei ruoli e cercare di aiutarsi di più per produrrre un calcio di movimento ed è normale che quando la squadra non lo fa sto movimento non sono contento. A prescindere che ci sono motivazioni di incontrare una grande squadra e solo questo penso li faccia muovere di più, io spero poi anche meglio sul piano tattico”.

Nel caso in cui decidesse di usare Tachtsidis a Milano, De Rossi dove giocherebbe?
“Non te lo so dire, nel senso che la tattica non la spiego prima della partita”.

E in generale?
“In generale si può fare tutto con cinque centrocampisti”.

Qual è la squadra che si è rinforzata di più sul mercato e qual è il colpo più importante in entrata?
“Per me si è rinforzata di più la Roma e il miglior colpo penso che è Destro”.

Redazione Sportiva