GAZZETTA DELLO SPORT (M. Calabresi) – Papà Flavio: «A Roma è felice, ha fatto la scelta migliore». E con Osvaldo potrebbe fare coppia anche in Nazionale…
Se n’era andato malinconico, senza aver giocato neanche un minuto in prima squadra; torna con il petto in fuori, e una voglia matta di dimostrare che chi lo ha lasciato andare con troppa fretta e poca progettualità, si è sbagliato di grosso. Nel fisiologico travaso dei giovani migliori dalla Primavera alla Serie A, Mattia Destro avrebbe dovuto giocare Inter-Roma con la maglia nerazzurra; sarà invece l’esordio con quella giallorossa. Con l’Inter, Destro ha fatto in tempo a essere considerato un enfant prodige, a vincere due scudetti giovanili (con Giovanissimi e Allievi) e un Torneo di Viareggio; ma quando, tra le altre pretendenti, si è fatta sotto per riportarlo a Milano, Mattia ha tirato fuori l’orgoglio, scegliendo Roma. Con qualche anno di ritardo rispetto al 2005, quando Bruno Conti lo volle a Trigoria ma non se ne fece nulla, si dice per il rifiuto della Roma a dare una panchina delle giovanili a papà Flavio, con alle spalle un’onesta carriera tra Serie A e B.
Vista da Ascoli Che invece Inter-Roma la seguirà seduto comodamente sul divano di casa sua, ad Ascoli, con la moglie: «Ci piace vederla da soli, senza troppa confusione, anche se qui i romanisti sono aumentati parecchio — dice —. Siamo stati a Roma per la partita con l’Aris: una volata, ma ci è bastata per accorgerci del grande tifo e dell’entusiasmo intorno alla squadra e a Mattia. Unico, mai visto da nessuna parte. Ma domenica per noi sarà una partita come le altre; solo l’esordio fu speciale». Lo fu anche per Mattia, che in quel Genoa-Chievo del 12 settembre 2010 segnò dopo soli 6′. Gli stessi che gli sono bastati un anno fa in Siena-Lecce, 5a giornata, prima in campo di Destro, che con i toscani ha giocato due volte a Milano lo scorso anno, perdendo in entrambe le occasioni.
Posizione A Trigoria (dove vive tuttora, aspettando di trasferirsi al Torrino nei prossimi giorni), si è presentato con sei gol in tre spezzoni di amichevole: nelle due in cui è partito titolare — contro Irdning e Liezen —, Zeman lo ha schierato centravanti, con Osvaldo una volta in panchina e una a sinistra, con Totti assente. Ora che ci sono tutti e due, il boemo seguirà la via del tridente «pesante»: panchina per Lamela e Nico Lopez e posto a destra… per Destro, tra i favoriti dei bookmaker per la vittoria del titolo di capocannoniere (è quotato 12,0).
Coppia azzurra Prandelli non è Zeman e non gioca col tridente: contro Bulgaria e Malta, però, Destro e Osvaldo potrebbero trovarsi ancora fianco a fianco in azzurro. Se la convocazione del marchigiano è scontata (e non solo perché mancherà Balotelli, di cui Destro è stato precoce compagno all’Inter), anche quella dell’italo-argentino è certa, soprattutto dopo lo splendido gol al Catania. Lunedì c’è la Nazionale, domani la Roma, per papà Flavio «la scelta migliore che potesse fare. Non ha mai avuto dubbi: ha legato con tutti ed è rimasto affascinato da tutto quello che lo circonda. Ora rimanga umile e con i piedi per terra, lottando ogni giorno per il suo sogno». Ma anche per Zeman, e contro quello che doveva essere il suo presente, e non lo è stato.