Alla base del divieto d’accesso c’è la violazione della normativa sulla richiesta del diritto di cronaca dei quattro minuti
Niente telecamere domani sui campi di Prima e Seconda Divisione della Lega Pro. A confermarlo è lo stesso presidente Mario Macalli, che tuttavia nega che ciò sia dovuto al mancato accordo con la Rai sulle dirette del lunedì:
«Assolutamente no, ci sono due aspetti diversi. I contratti si fanno e non si fanno, questo non c’entra nulla. Semplicemente, la Rai non ha ottemperato alla normativa sulla richiesta del diritto di cronaca dei quattro minuti e per questo domani resterà fuori dai nostri stadi. Va ricordato che un episodio analogo è successo alcuni anni fa».
Alle parole di Macalli replica l’Usigrai tramite il suo segretario Carlo Verna. «Ritengo inaccettabili i paletti al diritto di cronaca che sono stati posti. Non si può affermare l’esistenza di un diritto e contemporaneamente negarla nei fatti. Quattro minuti di immagini per tutte le partite della Lega Pro, a quanto pare prima e seconda divisione, con le diverse esigenze delle sedi regionali rendono impossibile metter su qualunque forma di programmazione giornalistica basata sul diritto di cronaca».
Michele Spuri