LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il portiere saluta squadra e tifosi, legge una lettera e piange. Moratti: “Perdere lui e Maicon è un grandissimo dispiacere”…
RASSEGNA STAMPA – (L. Taidelli) – I sorrisi di Julio Cesar e Maicon traslocano in Inghilterra. Due guasconi che hanno scritto la storia nerazzurra fanno la valigia con il groppo in gola. Lo stesso che ha strozzato le migliaia di tifosi che nelle ultime ore hanno inondato siti dedicati e social network per ringraziare i due fuoriclasse. Julio Cesar sbuca dal tunnel poco prima che inizi il match con il Vaslui. Tiene per mano i figli Cauet e Julia, abbraccia i compagni uno a uno. All’inizio sono risate, poi l’emozione ha il sopravvento e piovono lacrime. Prende la parola a centrocampo e si affida a una lettera che rompe un po’ la spontaneità dell’applauso collettivo (‘Julio uno di noi’ si legge in curva), ma riassume il suo sogno: “Sono arrivato qui da sconosciuto, ho subito capito di avere trovato una famiglia. E’ arrivato il primo scudetto. A tavolino? Sarà, ma me lo tengo stretto perché a sbagliare sono stati altri. Poi abbiamo vinto tutto, sino a quella fantastica tripletta. Vi amo e vi amerò sempre. Grazie a tutti, soprattutto a Moratti che mi ha dato la possibilità di salutarvi”. Pochi minuti prima, il presidente aveva ribadito che per lui e Maicon “questa rimarrà per sempre casa. Perderli è un grandissimo dispiacere”.