LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il patron dell’Udinese non è sicuro che il tecnico diriga l’allenamento di oggi: “Se perde, soffre. Gli ho detto che ci basta la salvezza”…
RASSEGNA STAMPA – (F. Velluzzi) – Per Guidolin quella col Braga era la sfida della vita, l’ultima occasione per andare in Champions. Poco importa che l’Udinese avrebbe fatto strada. Era un sogno accarezzato per due anni. Così ieri notte, dopo aver litigato in tv, voleva abbandonare. Lo ha confidato a qualche giocatore. A loro vuole troppo bene e i senatori sono con lui. Guidolin non era più in grado di andare avanti. Così, ieri, poco prima delle 11 è entrato nella stanza di Pozzo (i dirigenti avevano fatto le 3 a parlare). Gli ha chiesto un centrocampista e una punta. Oltre a Lazzari, che è già qui. Anche Di Natale vorrebbe rinforzi. Questo pomeriggio Guidolin dovrebbe dirigere l’allenamento, cosa che ieri non ha fatto (ma era una seduta di scarico). Se non lo farà, vorrà dire che non ha retto. Ma il patron non ha dubbi: “Guidolin resta con noi, ha un contratto per tanti anni. E’ venuto da me a esprimere la sua delusione. Quando perde soffre, ci tiene troppo. Io non gli ho alzato l’asticella, a noi bastano i 40 punti e la salvezza. Lui lo sa. Piuttosto dobbiamo capire che ci succede nei secondi tempi, i primi li vinciamo tutti. E forse alcuni giocatori potevano dare di più. Perché qui manca solo Asamoah. I nuovi? Vanno assemblati. Fino a martedì i nostri scout erano i migliori d’Europa, ora non lo sono più? Non bisogna perdere fiducia, fa male, ma non è un dramma. Lo sarebbe stato più per il Braga che aveva un rosso di 14 milioni”.