L’autogol della Corte ora Conte può sperare

LA REPUBBLICA – (M. Pinci) Incongruenze nelle motivazioni delle condanne. Oggi il ricorso…

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RASSEGNA STAMPA(M. Pinci) Un fax da Torino verso Roma ufficializzerà oggi l’istanza di arbitrato al Tnas del Coni dei legali di Antonio Conte. All’oggetto, la condanna emessa dalla Corte di Giustizia Federale contro il tecnico della Juventus a 10 mesi di squalifica per l’omessa denuncia sulla partita Albinoleffe- Siena del 2011. Ma quasi inaspettatamente, il più comodo degli assist alla difesa dell’allenatore potrebbe averlo fornito – seppur indirettamente – proprio chi ha messo la firma sulla sua condanna in secondo grado. Basta sfogliare le 15 pagine con cui la Corte Federale motiva l’assoluzione del presidente del Grosseto Camilli, infatti, per scorgere elementi favorevoli alla posizione di Conte. Per motivare il mancato illecito del presidente del club toscano, infatti, la Corte sancisce la «possibilità di imbastire un tentativo di combine da parte dei tesserati del Grosseto all’insaputa del presidente Camilli, nonostante l’acclarata propensione del predetto ad accentrare su di sé ogni rilevante decisione». Nettissima l’antitesi con quanto scritto nella sentenza sul tecnico bianconero: «Conte era un vero e proprio accentratore e, pertanto, non era in alcun modo concepibile che stretti collaboratori dello stesso potessero assumere iniziative, peraltro di notevole importanza, all’insaputa di Conte». Un clamoroso autogol della stessa Corte, che in merito a Camilli, suggerisce come il ruolo di accentratore «non può ritenersi immediatamente replicabile rispetto al compimento di attività illecite». Parole che, a Torino, avranno strappato più di un sorriso. Ma l’istanza punterà anche a smentire l’assunto per cui l’esclusione di Mastronunzio nelle ultime 3 giornate di quel campionato fu dovuta al suo rifiuto di prendere parte all’illecito: già acquisiti i certificati che dimostrano il suo infortunio: resta semmai da spiegare il perché delle tre versioni diverse del tecnico su quelle esclusioni.

L’obbiettivo dichiarato dei legali di Conte è un’assoluzione che sconfessi i due gradi di giudizio sportivo precedenti. Ma uno sconto sostanziale sullo stop che costringerebbe l’allenatore a seguire dalla tribuna l’intera stagione sportiva avrebbe valore simile. Al ricorso gli avvocati Bongiorno, De Rensis e Chiappero hanno allegato anche la richiesta di sospensiva della pena: difficilissimo però che il presidente del Tnas De Roberto possa concederla, istituendo un precedente che porterebbe altri 24 condannati a presentare identica istanza. Più facile, semmai, venga concessa la procedura d’urgenza che snellirebbe notevolmente i tempi: entro 10 giorni la Figc dovrebbe comparire e nominare il proprio arbitro. La Juventus già oggi nominerà il proprio, a giorni invece il deposito delle motivazioni
dell’istanza.

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