LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Essere qui per me è il massimo. Thuram il mio idolo: magari come lui”…
RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri) – Vuole emulare Thuram ed ha avuto la benedizione di Ibrahimovic. Non si può certo dire che Michael Ciani arrivi alla Lazio senza ‘referenze’ importanti. Il paragone col gigante di Parma e Juve, in realtà, è lui stesso ad allontanarlo, anche se ammette: “Mi piacerebbe ripetere le sue gesta in Italia. E’ sempre stato il mio modello, anche perché siamo entrambi originari delle Guadalupe”. In quanto a Ibra, invece, tutto vero. L’ultima impresa firmata Ciani nel campionato francese è stata appunto quella di fermare l’ex milanista nel Psg-Bordeaux giocato domenica sera. Una prodezza che ora gli consente di sbarcare nel campionato italiano con maggiore fiducia. “Giocherò in un grande club e in uno dei tornei più difficili che ci sia in Europa. Per me è il massimo, è ciò che desideravo. Il Bordeaux non mi stava affatto stretto, ma quando è arrivata l’offerta della Lazio non ho potuto dire di no: l’Italia era il mio sogno”. Un sogno diventato realtà ieri, quando Ciani ha prima sostenuto le visite mediche quindi firmato il contratto da 900 mila euro l’anno che lo lega alla Lazio fino al 2015. Da oggi si allenerà con i nuovi compagni, su di giri dopo la vittoria di Bergamo con l’Atalanta. “Quello che conosco meglio è Klose, ma anche gli altri non sono da meno. Io spero di completare una squadra che è già molto forte. Metterò la mia forza fisica a disposizione del collettivo”. Ha scelto la maglia numero 2, quella che ha sempre indossato in carriera . “Il campionato italiano dà una grande visibilità a livello internazionale, questo può aiutarmi a tornare in nazionale”.
“Ciani è un valore aggiunto per il nostro organico. Con lui avremo maggiore forza in difesa”. Il presidente Lotito ha accolto così il nuovo acquisto ed ha poi lasciato aperto la porta a qualche altra operazione: “Fino al 31 agosto tutto può succedere. Certo, eventuali nuovi arrivi dipendono dalle partenze”. Chiusura totale, invece, nei confronti di Diakite, il cui rinnovo contrattuale è ormai da considerarsi tramontato. “Lo abbiamo cresciuto ed aspettato quando si è fatto male — ha tuonato Lotito —. Gli abbiamo proposto di triplicare l’ingaggio e la sua risposta è stata che vuole 1,2 milioni l’anno…A quelle condizioni non ci stiamo, ma gli abbiamo proposto quattro soluzioni per andare a giocare altrove: ha rifiutato tutto. Spero non sia già d’accordo con qualche club per il prossimo anno. In questo caso agiremo per vie legali”. Ultimo pensiero su Mauri. “Siamo convinti della sua innocenza, ma non ci interessano i processi mediatici. Attendiamo fiduciosi i processi veri”.