Le parole del tecnico friulano alla vigilia della sfida contro il Braga per l’accesso ai gironi di Champions League…
Francesco Guidolin, tecnico dell’Udinese, ha esternato la voglia di proseguire il sogno europeo e analizzato le insidie del match di domani contro il Braga valevole per il preliminare di Champions League.
Ecco le sue parole:
Mister, che sensazioni si provano prima di una partita così importante?
Stiamo inseguendo questo sogno da due anni e magari questo lo stanno pensando anche i nostri avversari. Non mi interessa molto parlare, enfatizzare, sappiamo quello che ci giochiamo e vorremmo passare il turno.
Contro Braga e Fiorentina il calo nel secondo tempo è stato fisico o mentale?
Sia a Braga che a Firenze abbiamo giocato due prime partite: in Portogallo e nella prima di campionato abbiamo giocato quasi con due gruppi e abbiamo evidenziato un certo calo nella ripresa. Adesso speriamo di essere più avanti nella condizione.
Lo Sporting Braga ha dimostrato di essere molto pericoloso nei tiri dalla distanza, teme questa qualità?
Non solo, il Braga è un ottima squadra e noi lo sapevamo già prima dell’andata. Una squadra che ha qualità e anche molta esperienza. Non basterà la prestazione del secondo tempo, non basterà stare attenti ai tiri da fuori, servirà attenzione in ogni momento perché affronteremo una squadra vivace.
C’è la possibilità che l’Udinese possa giocare più all’attacco?
Non c’è nessuno che dice alla squadra di giocare in modo meno propositivo. In questo periodo siamo riusciti ad ottenere questo dal nostro gruppo, ma sappiamo benissimo che dobbiamo migliorarci.
Aspetterete che il Braga prenda la partita in mano forti del gol fuori casa?
Io preparo la partita senza pensare al risultato dell’andata, la qualificazione è in bilico e le percentuali uguali. Le difficoltà le conosciamo, noi siamo arrivati qui due anni di fila perché siamo sempre andati molto forte e speriamo di riuscirci anche domani.
Quale fattore può spostare l’equilibrio del match?
Gli episodi che una squadra riesce a costruire, come i tiri da fuori o i calci d’angolo. Gli episodi determinano spesso l’andamento delle partite, ma dipendono da ciò che una squadra riesce a fare.
Non ha mai disputato la Champions in tutta la sua carriera. A livello personale è una partita dal sapore particolare?
È la partita più importante della mia vita, non c’è altro d’aggiungere.
Carico per il match di domani sera anche il veterano Maurizio Domizzi.
“Può essere una partita che oltre a cambiare la stagione della squadra mi cambierebbe la carriera. Non ho mai partecipato a questa competizione e sarebbe motivo d’orgoglio”.
La sconfitta con la Fiorentina deprime o stimola?
In quel frangente deprime. La Fiorentina ha fatto un ottimo secondo tempo, ma negli ultimi dieci minuti anche loro avevano finito la benzina. Con questo caldo è normale. Ci sono rimasto male perché sembrava che la partita fosse indirizzata verso il pareggio.
Quanto può incidere la qualificazione nel proseguo del campionato?
Non lo so, non mi è mai capitato di giocare la Champions. Non riesco prima della partita a dire quali possano essere le sensazioni senza averle mai vissute. Non riesco a dire se sia vantaggio o no.
Cosa cambia rispetto al preliminare con l’Arsenal della scorsa stagione?
Abbiamo ancora più responsabilità. L’anno scorso giustamente è stata vissuta come un sogno, domani nell’eventualità di non riuscire a coglierlo ci lascerà un grande amaro in bocca.
Voi italiani siete riusciti a far capire ai tanti stranieri l’importanza del match?
Noi cerchiamo di fare il possibile per aiutare qualcuno, ma credo che la competizione sia talmente conosciuta a livello internazionale che tutti siano consapevoli di cosa ci giochiamo.
Cosa ti ha impressionato maggiormente dello Sporting Braga?
Mi hanno fatto un’ottima impressione Lima e Mossorò, ma anche l’organizzazione di gioco che, come tutte le squadre portoghesi, privilegia il palleggio ma con più velocità soprattutto in avanti.
Quanto potrà pesare il fattore campo?
Spero e credo tanto, mi auguro che domani sera sarà così.