LA GAZZETTA DELLO SPORT – “L’Inter sta acquisendo solidità, fattore fondamentale. Grande Castellazzi, ne aveva sentite di ogni tipo”…
RASSEGNA STAMPA – (G. Calvi) – È orgoglioso della crescita costante dell’Inter, ma mette in risalto soprattutto l’imbattibilità della difesa in campo esterno. Stramaccioni esalta la compattezza del reparto arretrato. “Abbiamo avuto un buon inizio, non posso che essere contento. In particolare perché siamo riusciti a dare continuità alla prestazione di giovedì. Mi interessava soprattutto non subire gol; nella ripresa ci siamo mossi bene senza correre rischi. In tre trasferte neppure una rete incassata; è un segnale importante, significa che stiamo acquisendo solidità. L’Inter ha proposto il suo progetto, ha dimostrato personalità. Sì, siamo in crescita, anche se ovviamente resta qualcosa sulla quale lavorare. Rimaniamo con i piedi per terra. E, visto che parliamo della difesa, ci tengo a fare i complimenti a Castellazzi, che ne ha sentite tante anche nel momento del rinnovo del contratto. In due partite ha compiuto due parate davvero straordinarie”. Cassano, una scelta naturale, in campo sin dall’inizio, confessando che il feeling era datato. “Mai ho avuto dubbi, appena ho saputo da Antonio che era in buone condizioni — spiega il tecnico —. Ho avuto subito le idee chiare. E pensavamo da tempo a prendere Cassano. Lo ammetto, con lui stavamo insieme da due mesi. A Pescara volevo puntare su due attaccanti e un trequartista. La rinuncia a Coutinho? Adoro un calciatore come Philippe, ma lo considero un esterno d’attacco, che può agire anche da trequartista. Insomma, ha meno caratteristiche da seconda punta. Così, ho preferito schierare due giocatori capaci di muoversi sul filo del fuorigioco, creando varchi per i compagni. Parliamo pure della prestazione di Milito, protagonista non solo per il gol, ma anche per i due assist”. Gli chiedono dei fischi riservati a Cassano, al momento della sostituzione e Stramaccioni trova il modo per riservargli altre coccole. “In genere, fischiano i grandi giocatori. È capitato anche a Sneijder, quando andava a battere i calci d’angolo”.