Stessa intelaiatura ma timoniere diverso: il Catania pronto a stupire di nuovo

MARAN-Catania

L’AVVERSARIA – La nuova stagione è alle porte ed il calendario oppone la Roma al Catania nel match inaugurale della Serie A 2012/13. Una gara che la truppa di Zeman disputerà tra le mura amiche e che servirà ai giallorossi, oltre che a partire con il piede giusto la nuova annata, anche a vendicare l’ultimo scontro con i siciliani datato 5 maggio 2012. Nella penultima giornata dello scorso campionato, i rossazzurri riuscirono a strappare un prezioso pareggio all’Olimpico che costò definitivamente i sogni europei alla Roma. Tutto ci porta a pensare che i catanesi vogliano almeno ripetere la prestazione di tre mesi fa. Inutile addurre le loro motivazioni all’ormai famigerato 7-0 di sei anni fa e ad un loro sentimento di rivalsa, semmai stavolta le motivazioni maggiori si possono individuare nel tecnico che ha sostituito l’ex giallorosso Vincenzo Montella alla guida degli etnei: Rolando Maran. Per il tecnico, che qualche anno fa stava riuscendo nell’impresa di portare il Varese in Serie A, la sfida del 26 agosto sancirà il suo debutto in Serie A e non intenderà sfigurare nel giorno della sua ‘prima’. Il fatto di trovarsi di fronte Zdenek Zeman fornirà poi ulteriori stimoli a Maran: i due nel 2006 si sono avvicendati sulla panchina del Brescia e al suo arrivo il tecnico boemo non ha avuto parole dolci nei confronti del suo predecessore. Come dire, gli ingredienti per una partita ‘pepata’ ci sono tutti, ora il giudizio finale spetta solamente al campo…

IL MOMENTO DEL CATANIA – Autori di un precampionato in chiaro scuro (oltre alle facili vittorie contro le formazioni dilettantistiche, il Catania ha pareggiato 1-1 contro la Reggina, ha vinto per 1-0 una sfida dal sapore di ‘A’ contro il Chievo, ma ha perso contro il Thun durante la presentazione allo stadio ‘Massimino’. Da segnalare la vittoria per 1-0 contro il Sassuolo in Coppa Italia), i rossazzurri sono pronti a ripartire da dove erano rimasti lo scorso anno: Montella ha lasciato in eredità a Maran una squadra da 11esimo posto e 48 punti (record di punti in Serie A per i siciliani) ed in più bisogna considerare anche che, nonostante l’addio di Lo Monaco, la rosa è rimasta praticamente intatta. Infatti, ad eccezione di Maxi Lopez (che con l’Aeroplanino non ha mai trovato molto spazio), tutti i big della scorsa stagione sono rimasti: da Lodi ad Almiron, passando per Bergessio, fino ad arrivare a Spolli. Inoltre c’è stato anche il ritorno del ‘figliol prodigo’ Mariano Andujar e l’arrivo del giovane Lucas Castro, talento argentino sul quale Maran sembra voler puntare.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Così come il suo predecessore, anche Maran si affida al 4-3-3. A giudicare dagli impegni di precampionato gli interpreti saranno più o meno gli stessi di qualche mese fa: in porta spazio ad Andujar, la difesa è praticamente fatta con la coppia Legrottaglie-Spolli al centro e Marchese sulla sinistra, mentre Alvarez e Bellusci si contenderanno un posto sulla fascia opposta. A centrocampo, con Lodi e Almiron sicuri del posto, il tecnico trentino potrebbe dover fare a meno di Izco alle prese con un infortunio. Se non dovesse farcela, spazio a Biagianti. In avanti tridente Barrientos-Bergessio-Gomez, anche se quest’ultimo è in odore di cessione (si parla di Fiorentina per ‘El Papu’).

Daniele Gargiulo

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