IL CORRIERE DELLA SERA. (M. Colombo) «Nella vita ci vuole rispetto: il passato non si cambia»…
Massimiliano ALLEGRI ha risposto così alle bordate di ANtonio Cassano: «Le sue parole non servono a niente — la replica piccata del tecnico livornese —. Cassano è stato importante nei primi sei mesi quando è arrivato: ha contribuito con assist e gol allo scudetto. L’anno scorso aveva cominciato bene poi ha avuto quel problema al cuore. Abbiamo contribuito alla sua riabilitazione, aiutandolo ad avere l’idoneità e curandolo. Lo abbiamo rimesso in campo e gli abbiamo dato una mano per giocare gli Europei perché altrimenti non ci sarebbe andato. Alla fine lui ha chiesto di essere ceduto». Due i motivi alla base della decisione del barese: l’indisponibilità del Milan a rinnovargli il contratto in scadenza nel 2014 e la non centralità nel progetto tecnico di Allegri. Ma l’allenatore rifiuta ogni responsabilità: «Con me lui ha giocato abbastanza e spesso. Non posso promettere 60 partite a nessuno e l’anno scorso il parco attaccanti del Milan era importante. Lui dice che lo consideravo la sesta punta: quest’anno non sarebbe stato così visto che di attaccanti ne ho solo quattro… Ora sarà felice di essere all’Inter mentre da noi è arrivato Pazzini, un giocatore che per le sue caratteristiche ci serviva. La cosa più brutta è andare via e parlare. Credo che abbia poco rispetto» conclude sull’argomento Allegri. […] Il Milan nella griglia di partenza non è tra i favoriti. «Tutti pontificano» sbotta il tecnico toscano. «È da tutta l’estate che mi girano le scatole perché sento dire che i miei giocatori sono più scarsi degli altri. Questa è una squadra che va seguita con curiosità: i ragazzi hanno stimoli e hanno dato disponibilità ma non raccontiamo favole. In Italia dobbiamo arrivare fra le prime tre e in Champions pensiamo a passare il primo turno».