GAZZETTA DELLO SPORT- I bianconeri prima sbagliano un calcio di rigore, poi nel secondo tempo travolgono il Parma Una punizione del regista battezza il nuovo corso arbitrale. Pallone dentro: decisione ok Sale a 40 la striscia di risultati utili in campionato. Alla fine lo stadio canta per l’eterno idolo Del Piero
Così la Juve del primo tempo, svogliata, lenta, quasi imborghesita dalla gloria recente, perfino lo sperpero di un rigore (Vidal), è diventata molto più simile alla sua versione da scudetto. Ha messo sotto un buon Parma, segnato due gol e portato a 40 la sua striscia record di risultati utili in campionato. Il primo lo ha segnato Lichtsteiner, come al debutto un anno fa, sempre col Parma. Il raddoppio di Pirlo, l’uomo-scudetto. Questo è il messaggio che, scondo la Gazzetta dello Sport, spedisce la Juve dal suo salotto, allagato da un nubifragio prima del via: «Occhio. Noi siamo gli stessi di prima». Anzi, di più. Perché il migliore è stato Asamoah e il giovane Marrone è sempre più convincente là dietro. L’attacco però resta un capitolo da completare: uno specialista serve eccome. Il Parma, ben organizzato, ha retto un tempo. Se dobbiamo rimproverargli qualcosa è di non aver osato di più quando la Juve sbadigliava.