Dall’Inghilterra: “I calciatori sono umani, dopotutto, non necessariamente degli acchiappa-soldi o mercenari senza cervello…
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Nell’edizione odierna, il tabloid inglese ‘The Guardian’ dedica alcune pagine al mercato dei giallorossi e, in particolare, al rifiuto di De Rossi ad accettare la ricca proposta del Manchester City. Eccone alcuni estratti:
“Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e dell’Italia, non cedendo al Manchester City, ha dimostrato che i calciatori possono avere allo stesso tempo intelligenza e integrità, ha restaurato la fede nella natura umana. I calciatori sono umani, dopotutto, non necessariamente degli acchiappa-soldi o mercenari senza cervello in vendita al miglior offerente. De Rossi ha dimostrato che la fama negativa non riguarda tutti i calciatori. Per chi non conosce la storia: per mesi è andata avanti una trattativa, con l’offerta di 30 milioni di sterline per la Roma e 130.000 sterline a settimana per il mediano romanista. Il City è campione d’Inghilterra, partecipa alla Champions League e ha un allenatore italiano: qualora De Rossi avesse accettato, non sarebbe stato visto come un mercenario, ma solo come un giocatore che si è trasferito altrove, come la maggior parte dei lavoratori fuori e dentro il mondo del calcio. Invece De Rossi ha detto no. Questo è il calcio, dove lo sport non è visto come all’Olimpiadi. E’ business. La maggior parte dei calciatori sono carne da vendere e comprare, con i club che fanno la corsa al prezzo più alto. Molti pensano che anche il bel gioco sia una mera questione economica. E’ sempre stato cosi’. Ecco perchè i sentimenti di De Rossi, per quanto difficili da sostenere, sono stati una boccata d’aria fresca. Nemmeno il denaro del City può comprare tutti”.