Il giovane centrale difensivo brasiliano è stato presentato oggi in sala stampa a Trigoria…
Marcos Aoàs Correa, meglio noto come Marquinhos, oggi ha tenuto la sua prima conferenza a Roma. Il nuovo difensore giallorosso vestirà la maglia numero 3. Queste le parole del promettente giocatore brasiliano:
Ti senti pronto a essere la prima alternativa a Castan e Burdisso? Perché hai scelto la Roma e non altri club?
“Grazie per il benvenuto, si mi sento già pronto per giocare e per indossare questa maglia. Sono stato molto felice dell’interesse del club nei miei confronti e questo spiega anche la mia determinazione nello scegliere questo club. Volevo giocare in un grande club europeo e italiano e la Roma lo è senz’altro”.
Hai detto in una intervista che era stato fondamentale anche Zeman per il tuo arrivo… Che ti ha detto in particolare?
“Zemana mi ha detto che gli sarebbe piaciuto poter contare su di me, che apprezzava il mio calcio, le mie qualità e le mie prestazioni in Brasile. Mi ha anche detto che venire in Italia sarebbe stato un passo importante per la mia carriera”.
Sul tuo ruolo? Ci racconti un tuo ricordo particolare in Brasile visto che hai giocato tanto con le nazionali giovanili?
“Ho iniziato da centrocampista ma poi sono subito passato al ruolo di difensore, che poi è la posizione per cui la Roma mi ha acquistato. Col Brasile ho ottimi ricordi con la nazionale under 17, dove ho disputato delle ottime partite. Sono sicuro che anche quelle prestazioni e quei video mi fanno essere qui oggi”.
Quali sono le tue caratteristiche? Sei rimasto stupito dall’interesse della Roma?
“Ho un buon senso della posizione, una visione di gioco in difesa, sono un giocatore rapido e recupero molti palloni. So anche impostare il gioco. Si l’interesse della Roma è stato molto grande se rapportato alle mie presenze in nazionale o in Brasile, però le caratteristiche che ho sono quelle che cercavano la società e il mister ed è per questo che sono qui”.
In quali aspetti devi ancora migliorare? E’ vero che i tifosi del Corinthins si sono opposti alla tua partenza?
“Devo ancora migliorare in diverse cose: mi sento un giocatore abbastanza pronto, ma ovviamente ho solo 18 anni e devo ancora lavorare molto per migliorare. Credo che in Italia si cerchi il gol come si fa in Brasile. Il ds del Corinthians aveva perfezionato diverse operazioni di mercato e così hanno anche cercato di colmare la mia assenza. La tifoseria prova per me molto affetto.
Hai ricevuto offerte di altri club europei?
“Sì è possibile che ce ne siano state, ma non tutte le offerte fatte all’agente poi arrivano al calciatore, soltanto quelle che sono ritenute le migliori e le più concrete. Quella della Roma era una proposta molto buona, il club ha dimostrato grande interesse per questo abbiamo concordato di venire qui. E’ un passo molto importante per la mia crescita personale e professionale”.
Un giovane come te che difficoltà potrà trovare in questo campionato?
“Mi aspetto un campionato duro, difficile e soprattutto molto equilibrato, ho parlato con Taddei e con altri compagni e mi ha detto che anche le cosidette piccole possono metterti in difficoltà, proprio come succede in Brasile. Però sono sicuro che quanto più il campionato sarà difficile tanto più sarà importante la per la mia crescita”.
Credi che anche il campionato brasiliano è cresciuto di livello?
“Il livello del campionato brasiliano è cresciuto notevolmente, ma quelli europei sono ancora superiori. Perciò ho scelto la Roma. Il Corinthians non ha mostrato sfiducia nei miei confronti, volevano che restassi ma la mia decisione è stata determinante”.
C’è un giocatore a cui ti ispiri e quali obiettivi ti sei posto?
“Il mio giocatore di riferimento è Thiago Silva, il giocatore da seguire e da imitare. Voglio ritagliarmi un mio spazio importante qui a Roma, e nel lavoro quotidiano mi conquisterò questo spazio”.
La tua famiglia ti ha accompagnato qui a Roma?
“La famiglia mi dà serenità, mio padre mi ha accompagnato e vedrà la prima partita di campionato, mia madre mi raggiungerò e poi mi raggiungeranno tutti”.
Sei destro o mancino?
“Destro ma posso giocare anche con il sinistro”.
Hai mai giocato con Castan e conoscevi Burdisso?
“Con Castan ho già giocato nel Corinthians, ma non ho preferenze. Sono due grandi campioni e due grandi persone. Con Castan avevo parlato prima del mio arrivo, anche Burdisso mi ha già aiutato”.
Hai pubblicato alcune foto di Roma, conoscevi già la città e la Roma?
“Non conoscevo la città, è la prima volta che venivo in Europa, della Roma avevo seguito le amichevoli di questa estate e penso di potermi integrare rapidamente. Avere compagni del calibro di Totti e De Rossi è un onore, sono sicuro che potranno essere importanti per la mia crescita”.