Secondo il legale di Simone Pepe la sentenza del proscioglimento disciplinare va confermata
Secondo Gian Pietro Bianchi, avvocato di Leonardo Bonucci, Andrea Masiello non è credibile a differenza del suo assistito: «Andrea Masiello si contraddice e non dice la verità. Leonardo Bonucci è invece una persona credibile, come ha detto la Procura di Bari, che non lo ha mai indagato ma lo ha ascoltato soltanto come persona informata sui fatti. Per Masiello inizialmente questa partita non esiste, ma più avanti chiede di essere ascoltato nuovamente dalla Procura di Bari perchè ha una sola preoccupazione: a fronte di un illecito contestato, non vuole rischiare il reato associativo. Ecco perchè il 4 aprile, di fronte al giudice per le indagini preliminari Masiello corregge il tiro, rivelando di aver parlato con i compagni di squadra Belmonte, Bonucci e Salvatore Masiello sul campo di allenamento. All’osservazione del giudice: ma Bonucci non poteva essere al campo, Masiello osserva che il colloquio era avvenuto prima della partenza di Bonucci per il ritiro della Nazionale. Soltanto dopo, nell’interrogatorio successivo, Masiello ricorda di avere parlato con Bonucci sul pullman, nel viaggio verso lo stadio di Udine». L’avvocato di Simone Pepe, Luigi Chiappero: «Non c’è la prova della telefonata fatta da Salvatore Masiello. Se non c’è non c’è. Eppure i magistrati l’hanno cercata. La ricostruzione fatta Andrea Masiello non quadra, è completamente sbagliata. Per questo la sentenza della Commissione Disciplinare va confermata in toto»