LA GAZZETTA DELLO SPORT. Di fronte alla Corte di giustizia l’allenatore della Juve punta sul proscioglimento. Tutto ruota sulla credibilità di Carobbio…
Ci sarà anche Antonio Conte oggi alle 14 all’apertura del procedimento d’appello davanti alla Corte di giustizia federale a sezioni unite per il ricorso contro i dieci mesi di squalifica inflitti all’allenatore bianconero per le due omesse denunce di cui lo ha accusato il Procuratore federale Stefano Palazzi: Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. Il collegio difensivo di Conte si è arricchito dell’avvocato Giulia Bongiorno, oltre a Antonio De Rensis e Luigi Chiappero. Conte sarà in aula, ma difficilmente prenderà la parola, limitandosi ad assistere ai lavori. La decisione della Corte di giustizia federale si dovrebbe conoscere già mercoledì, rifiutato il patteggiamento (dopo un primo accordo a tre mesi «rifiutato» dalla Disciplinare), il tecnico e i suoi avvocati in aula chiederanno il proscioglimento dalle accuse che gli sono state mosse da Palazzi. La difesa punta sulle contraddizioni che sarebbero emerse dalle dichiarazioni di Filippo Carobbio in occasione soprattutto della partita Novara-Siena. E su AlbinoLeffe-Siena si rifaranno al patteggiamento di Stellini che ha ammesso di aver fatto tutto da solo, tra l’altro scagionando Terzi e fornendo ai suoi legali armi per l’appello. Domattina si parlerà invece del filone scaturito dalla carte di Bari e, in particolare per i colori bianconeri, si tornerà a parlare di Udinese-Bari. Il Procuratore federale Stefano Palazzi ha appellato i proscioglimenti di Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte e Salvatore Masiello, facendo soprattutto affidamento sulla «rinnovata» credibilità che nelle ultime ore starebbe conquistando Andrea Masiello. […]Il compito di decidere è affidato ai giudici.