CALCIO. Insulti all’attaccante del Varese Ebagua

Sul brutto episodio capitato all’attaccante si è espresso anche il presidente della Serie B…

(getty images)

Giulio Osarimen Ebagua è stato protagonista di alcuni insulti rivolti verso di lui nella partita di secondo turno di Coppa Italia tra Varese e Ponte San Pietro. Protagonisti gli ultrà del Varese, che dalla Curva Nord hanno iniziato a insultare e fischiare il ‘lorò attaccante.  Il calciatore nigeriano, dopo aver segnato il gol dell’1-1, è corso sotto gli spalti, togliendosi la maglia numero 21, e ha risposto vivacemente chi lo contestava. Oltre che il colore della pelle (citato negli insulti dei tifosi), nella contestazione può aver pesato il passaggio, l’anno scorso, di Ebagua al Torino che qualcuno, secondo il giocatore, può aver visto come un tradimento. La società ha diramato una nota, per cercare di disinnescare la polemica e riportare le scuse del giocatore. «Premesso che il gesto di Ebagua è da condannare – ha sottolineato il presidente Antonio Rosati -, e nella opportune sede prenderemo i giusti provvedimenti, mi sento di sostenere il ragazzo che ha reagito a cori ripetuti e discriminanti per lui e per la sua razza. Voglio anche segnalare, a tal proposito, che la società A.S. Varese 1910 verrà multata per i fatti in questione».

Sul’accaduto si è espresso anche il presidente della Lega di Serie B, Abodi: “Bisogna stigmatizzare i comportamenti non corretti di pochi, ma bisogna sottolineare che la stragrande maggioranza degli spettatori hanno applaudito Ebagua, anzi lo hanno fatto con maggiore vigore, in risposta all’esigua minoranza che lo aveva attaccato . Dovremo provare a sottolineare più gli aspetti positivi pur stigmatizzando e sottolineando gli aspetti, negativi non dobbiamo diventare prigionieri dei secondi, trascurando e sottovalutando invece i primi”.

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